Telecamere negli asili, l'ok della Regione per fermare i maltrattamenti
Stanziati 900mila euro per l'installazione di sistemi a circuito chiuso e formazione del personale.
Telecamere negli asili, l'ok della Regione per fermare i maltrattamenti sui bambini.
Telecamere negli asili, è legge
Il Consiglio regionale della Lombardia ha dato oggi il via libera (con 57 voti favorevoli e 16 contrari) alla legge Iniziative a favore dei minori che frequentano nidi e micro nidi che favorisce l'installazione di telecamere negli asili nido, un provvedimento promosso dalla Giunta su proposta del presidente Attilio Fontana e dell'assessore alle Politiche per famiglia, genitorialità e pari opportunità Silvia Piani.
Relatrice del provvedimento è la Vice Presidente della Commissione Sanità Simona Tironi (Forza Italia), per la quale si tratta di “un primo passo fondamentale verso un percorso che mira a tutelare maggiormente i nostri bambini e il personale degli istituti. Troppo spesso assistiamo impotenti al verificarsi di soprusi e abusi ai danni di persone inermi. E’ nostro dovere sostenere con ogni mezzo i familiari delle vittime, che non possono essere lasciati soli a combattere questa battaglia. Mi auguro – ha spiegato la Tironi – che le strutture lombarde colgano appieno il valore di questo provvedimento, per il quale ci riserviamo di incrementare la dotazione finanziaria già in occasione del prossimo assestamento di bilancio sulla base delle adesioni e delle richieste che perverranno dal territorio”.
Investiti 900mila euro
"Dopo l'approvazione della Commissione Sanità il 7 novembre e quello dalla Commissione Bilancio il 23 novembre, che ha dato il via libera alla sua copertura finanziaria - commenta l'assessore Silvia Piani - oggi il progetto è legge regionale. Con questo atto assegniamo 600mila euro per i sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso (300mila euro per il 2019 e 300mila euro per il 2020) e 300mila per la formazione degli operatori (150mila sul 2018 e altrettanti sul 2019), per un totale di 900mila euro".
Stop ai maltrattamenti
"Sono orgogliosa del lavoro svolto - aggiunge Silvia Piani - perché credo in questo provvedimento che ho voluto fortemente. Un grazie particolare lo rivolgo al Consiglio regionale, il cui impegno è stato imprescindibile. Abbiamo avuto anche il sostegno e l'apprezzamento di tanti operatori del mondo dell'educazione e della formazione, del sistema sociosanitario, della sicurezza e della giustizia, oltre al plauso di molti amministratori locali. L'obiettivo - ricorda l'assessore alle Politiche per la famiglia - è tutelare i nostri bambini prevenendo i maltrattamenti e favorendo, a tale scopo, l'installazione su base volontaria dei sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso. Fare tutto ciò che è possibile per cercare di impedire i maltrattamenti, sebbene fortunatamente isolati, è per noi estremamente importante. I filmati registrati all'interno dei nidi e dei micronidi saranno resi disponibili esclusivamente all'autorità giudiziaria".
Formazione affidata alle Ats
"Ricordo - conclude l'assessore Piani - che abbiamo chiesto alle Ats di intervenire perché siano loro a formare il personale affinché individui il prima possibile eventuali segnali di disagio e favorisca una migliore circolazione delle informazioni tra organismi pubblici e privati. Divulgare le buone prassi per la corretta gestione delle segnalazioni assicurerà un'azione più efficace di prevenzione e di contrasto. Oltre che una migliore assistenza alle vittime e alle famiglie".