Blitz anti caccia, animalisti devastano capanno e liberano gli uccelli da richiamo: arrestati
Un ragazzo e una ragazza ventenni sono finiti nei guai, l'accusa è furto aggravato.
Blitz anti caccia, due giovanissimi animalisti arrestati nel Cremasco dopo un'azione dimostrativa ai danni di un bergamasco.
Liberati gli uccelli da richiamo
Sono stati arrestati per furto aggravato i due attivisti milanesi, un ragazzo e una ragazza, facenti parte del movimento Alf - Animal liberation front, che questa notte hanno devastato un capanno da caccia a Campagnola Cremasca, liberando gli uccelli da richiamo che vi erano rinchiusi e rubando un binocolo professionale.
Fermati a Trescore
I due, entrambi disoccupati, 23 anni lui e 21 lei, di Peschiera Borromeo, sono stati fermati questa notte attorno alle 3 a Trescore, a conclusione di alcuni accertamenti su di loro. La perquisizione del mezzo da parte dei carabinieri del Norm di Crema ha portato a scoprire che avevano con sé diversi attrezzi da scasso, oltre che una bomboletta spray di vernice rossa, e ai documenti per l'autorizzazione permanente di tenuta di un roccolo di caccia, appunto, a Campagnola. Peccato che fosse intestato a un cacciatore bergamasco, del tutto ignaro di quello che i due attivisti avevano fatto. Così sono scattati gli approfondimenti.
Il sopralluogo con i carabinieri
Le indagini hanno in breve portato al cacciatore, che ha quindi accompagnato i militari al roccolo scoprendo cos'era successo. Sono stati poi loro stessi a dichiararsi membri dell'Alf, un gruppo animalista radicale attivo in tutta Italia. Nella notte, gli attivisti avevano scassinato la piccola struttura del roccolo di caccia, per poi imbrattarla completamente di vernice rossa, all'interno. Un gesto simbolico, probabilmente a significare il sangue degli animali uccisi per la caccia. Poi, si sono portati via il binocolo del cacciatore, e i documenti. Non solo: hanno anche liberato gli uccelli da richiamo che il cacciatore allevava, legalmente, all'interno. Sono stati portati in Tribunale per il processo per direttissima, che stamani ha disposto l'obbligo di dimora a Peschiera. L'udienza è rimandata al 31 ottobre.