Diamoci una scossa domani architetti e ingegneri in piazza per la prevenzione sismica

Diamoci una scossa domani architetti e ingegneri in piazza per la prevenzione sismica
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Diamoci una scossa. Domani anche a Treviglio in piazza Manara, architetti e ingegneri in campo per parlare con i cittadini di prevenzione sismica.

Diamoci una scossa

Un grande evento di partecipazione durante il quale Architetti e Ingegneri, con la loro professionalità e competenza tecnica, saranno a disposizione dei cittadini per spiegare in modo chiaro cosa significhi il rischio sismico, i fattori che possono incidere sulla sicurezza di un edificio e le agevolazioni finanziarie (Sisma Bonus, Eco Bonus) messe a disposizione dallo Stato per migliorare la sicurezza della propria abitazione.

Stand informativi in piazza

Presso gli stand allestiti nelle piazze sarà possibile prenotare una visita informativa della propria abitazione, da svolgersi nel mese di novembre, nell’ambito del piano di prevenzione attiva «Diamoci una scossa». L’evento è stato promosso da Fondazione Inarcassa, CNAPPC e Consiglio Nazionale degli Ingegneri, con il contributo scientifico del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, del Dipartimento della Protezione Civile, della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica.

L'importanza della manutenzione

L’Ordine degli Architetti di Bergamo, con il patrocinio dei Comuni di Bergamo, Nembro, San Pellegrino Terme, Sarnico, Treviglio, aderisce a questa iniziativa per promuovere la cultura della cura degli edifici, che riguarda l’intero patrimonio edilizio pubblico e privato, organizzando 5 stazioni informative dislocate sul territorio.
«La finalità dell’evento – afferma il presidente dell’Ordine degli Architetti Gianpaolo Gritti – è far comprendere come la sicurezza parta dalla conoscenza. È il motivo per cui invito chiunque, dai professionisti, alle istituzioni, agli organi di stampa, a garantire la sistematica diffusione di un’informativa dettagliata e continuativa sui rischi e sulle possibilità di intervento per una corretta azione di prevenzione». «Il soggetto da sensibilizzare – conclude Gritti – è ovviamente il cittadino, spesso inconsapevole dei rischi che possono comportare edifici non adeguatamente manutenuti».

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