Estorsioni, minacce e spaccio nella Bassa: 13 arrestati dalla Guardia di Finanza VIDEO

Obbligavano imprenditori bergamaschi a pagare grandi somme di denaro per "proteggere" le loro attività.

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Estorsioni, minacce e spaccio nella Bassa: 13 arrestati dalla Guardia di Finanza.

Smantellata la rete criminale

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bergamo, dalle prime ore di questa mattina stanno eseguendo 7 misure di custodia cautelare in carcere a carico dei principali esponenti di un’associazione per delinquere di matrice campana ed albanese, dedita ad attività estorsive, rapina, lesioni, spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione, minacce e detenzione illegale di armi clandestine. Il provvedimento, firmato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bergamo, Massimiliano Magliacani, su richiesta del Sostituto Procuratore della locale Procura della Repubblica, Fabio Pelosi, rappresenta l’epilogo di una delicata indagine condotta dal
Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bergamo nell’ambito della quale, in diversi interventi, sono già stati arrestati altri 6 componenti del sodalizio criminale.

Minacce a imprenditori bergamaschi

I destinatari del provvedimento di oggi, tutti pluripregiudicati, alcuni dei quali per associazione per delinquere di stampo mafioso e omicidio, operavano nel territorio orobico in danno di imprenditori ai quali, con l’uso della violenza, imponevano il pagamento di ingenti somme di denaro a titolo di “protezione” della loro attività.

Anche tentati omicidi

Le indagini si sono rivelate lunghe e laboriose e spesso ad altissimo rischio. In un'occasione i finanzieri si sono trovati sulla scena di un tentato omicidio che non si è consumato solo perché l'arma si è inceppata consentendo anche poi l'arresto dell'autore. Numerosi gli episodi di estorsione e di violenze fisiche accertati in danno di imprenditori locali, costretti a corrispondere somme di denaro, o disponibilità patrimoniali, anche arrivando a cedere le loro attività ai membri del sodalizio.

Estorsioni e violenze

In una di queste occasioni, i finanzieri sono intervenuti e hanno tratto in arresto due appartenenti all’associazione per delinquere, nell’atto di incassare da un imprenditore all’interno di un bar di Colognola cinquemila euro a titolo di estorsione.

Ulteriori tre soggetti di nazionalità albanese membri del sodalizio definitivamente smantellato con l’operazione di oggi, sono stati arrestati per spaccio di sostanze stupefacenti, insieme con un quarto soggetto per reati inerenti la legge sull’immigrazione.
La violenza e i modi cruenti utilizzati dal gruppo criminale per convincere le vittime a sottostare alle pressanti richieste, sono stati documentati dai filmati ripresi durante le indagini, che testimoniano i pestaggi cui venivano sottoposti gli imprenditori.

Sequestrate armi clandestine

Durante l’attività investigativa, a conferma dello sconcertante scenario criminale, sono state anche sequestrate quattro armi clandestine con matricola abrasa, due delle quali nascoste all’interno di una poltrona di un ufficio a Verdello, oltre a numerosi proiettili, un silenziatore e denaro contante.
L'operazione odierna, che ha assicurato alla giustizia elementi di spicco della criminalità bergamasca, s’inquadra nell’ampio dispositivo di polizia economico-finanziaria predisposto dalla Guardia di Finanza a contrasto dei più gravi illeciti e delle infiltrazioni nel tessuto economico, a tutela della collettività.

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