Tratti pericolosi lungo l'Adda, il Codacons diffida la Provincia
L'Associazione in campo dopo l'episodio avvenuto a Trezzo.
Tratti pericolosi lungo l'Adda, per chi decide di passeggiare in bicicletta seguendo il fiume. Dopo l'episodio accaduto a Trezzo il Codacons ha deciso di diffidare la Provincia.
Bimbo cade nel fiume
Sono stati attimi di paura a Trezzo per un uomo di 46 anni e il suo bimbo di 7, che avevano deciso di trascorrere la domenica pomeriggio in riva all’Adda.
Salvato dal padre
Il bambino di 10 anni ha perso l’equilibrio lungo la ciclabile che costeggia l’Adda, in un tratto in salita, ed è caduto nel fiume. Il padre si è tuffato immediatamente per salvare il figlio: è riuscito a portarlo a riva ma a causa della corrente l’uomo è rimasto aggrappato a delle piante, non riuscendo più a risalire.
La moglie e i passanti hanno dato subito l’allarme: gli stessi passanti sono riusciti a soccorrere l’uomo e a portarlo fuori dall’acqua.
La diffida del Codacons
"Purtroppo questi eventi sono i risultati di una gestione lacunosa e superficiale - afferma l'Associazione Codacons - la ciclabile dell'Adda è tra le più lunghe d'Italia ma la sicurezza lascia basiti. Poche barriere e sentieri sconnessi pongono a rischio i cittadini, ma nessuno interviene. Necessario aspettare la tragedia?"
Per tali motivi il Codacons diffida la Provincia di Bergamo affinché venga attuato un nuovo piano di sicurezza per le ciclabili provinciali, prevedendo le installazioni di barriere lungo il fiume e manutenzioni dei sentieri.