Scendono dal treno strapieno e caldissimo, rischiano 500 euro di multa

Il comitato pendolari: "Impensabile dare sanzioni di fronte a disservizi di questa entità".

Scendono dal treno strapieno e caldissimo, rischiano 500 euro di multa
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Intrappolati in un treno strapieno, fermo sotto il sole. Dopo due ore sono scesi, esasperati. Ora rischiano anche la multa.

Intrappolati per due ore

E' successo ieri mattina. Centinaia di persone sono rimaste ferme, per quasi due ore, sul treno della tratta Novara-Treviglio. Il convoglio si è fermato a metà tra le stazioni di Pregnana e Rho per un guasto. Da brivido le testimonianze dei pendolari che raccontano di un treno decisamente sovraffollato  (la corsa precedente era stata cancellata) e per di più con l'impianto dell'aria condizionata guasto. Pare che alcuni viaggiatori abbiano anche accusato dei malori.

 Scendono dal treno

Dopo quasi due ore di attesa i pendolari, visto che qualcuno iniziava a sentirsi male, hanno chiesto con sempre più insistenza di aprire i finestrini per far circolare l'aria. Altrimenti, hanno fatto sapere al personale Trenord, li avrebbero rotti. A quel punto le porte sono state aperte e in tantissimi sono scesi dal treno per prendere aria. Una decisione che potrebbe essergli costata cara.

Rischiano 500 euro di multa

I "pendolari dissidenti" sono stati identificati dalla Polizia ferroviaria e scortati in stazione. La loro decisione di scendere dal treno per prendere aria fresca nonostante  le indicazioni del personale potrebbe aver rallentato le operazioni di soccorso. Per questo i pendolari rischiano ora una multa di 516 euro a testa.

Il comitato pendolari: "Impensabile"

Duro il commento del rappresentante del Comitato pendolari della Bassa Bergamasca Piero Toti: "Di fronte a un treno fermo per avaria il personale del treno deve dare assistenza e soccorso ai viaggiatori. E' necessario prendere tutte le cautele per la salvaguardia della loro incolumità. Bisognava fermare la circolazione dei treni sui binari adiacenti e far scendere i passeggeri che avevano questa necessità. Prima di procedere con una multa è necessario capire le motivazioni dei pendolari e le conseguenze che il gesto poteva avere per la loro incolumità. E' inimmaginabile che si possano dare multe di fronte a un disservizio di questa entità. Piuttosto che mettere in atto un atteggiamento repressivo sarebbe stato meglio venire incontro alle esigenze delle persone".

 

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