Vittorio Sgarbi a Cavernago contro architetti e grillini FOTO VIDEO
Il critico d'arte non ha risparmiato nessuno nel suo discorso al castello.
Sgarbi show questo pomeriggio a Cavernago per l'inaugurazione della mostra di Rosa Spina. In dieci minuti, il critico ha polemizzato duramente contro lo Stato "distruttore", il M5S e "gli ignoranti al potere".
I grillini? Spero muoiano tutti
Dopo cinquanta minuti di attesa, il critica d'arte è arrivato al castello di Cavernago per inaugurare la mostra di arte contemporanea di Rosa Spina. Chi aspettava il "solito" Sgarbi istrionico e provocatore non è rimasto deluso. "Ora va di moda che l'ignoranza debba essere al potere - ha detto - e se questo è il futuro che ci aspetta, noi lo stiamo già percorrendo. Ringrazio i sindaci qui presenti che siano di destra, sinistra, centro... ma non del Movimento cinque stelle. Questi spero muoiano tutti".
Arte contemporanea è espressione di malattia
"Ho fatto di tutto per non venire oggi ... - ha detto Sgarbi - e pensavo, a cosa gliene fregherà mai alla gente di vedere opere di arte contemporanea, che per me è espressione di malattia grave. C'è un sindaco che ti aspetta con la fascia tricolore. Una fascia tricolore che la riforma degli anni Novanta ha indicato di indossare come Miss Italia".
Lo Stato distrugge i beni
"Sono contento che questo castello sia di proprietà di di un privato e non dello Stato - ha detto - perché altrimenti avrebbe una struttura di vetro per collegare le due parti fatta da un architetto comunista, che sono delle teste di c.... ". Quindi è un piacere vedere qui questa sensibilità e armonia, perché il bene è stato conservato nella sua inutilità e non adibito a uffici". Sgarbi ha quindi elogiato la sinergia tra il Comune e il proprietario del castello, il principe Gonzaga.
L'arte di Rosa Spina
Il critico d'arte è quindi passato a parlare dell'artista Rosa Spina e della sua arte. "Queste sono opere che esprimono un dialogo tra passato e presente - ha detto Sgarbi - il tessere e cucire richiamano alle attività manuali e artigianali. Ma nell'arte di Rosa Spina sono ripensate in una dimensione estetica all'interno dell'iconografia della moda. Gusto e sensibilità si intrecciano e fondono con le decorazioni del castello in cui le opere sono inserite".
Nel video una parte del lungo intervento del critico














