Elezioni Regionali 2018 | Le reazioni degli sconfitti Gori e Violi

Gori: "Voto viziato dai populismi". Violi: "Collaborazione sì, ma senza sconti".

Elezioni Regionali 2018 | Le reazioni degli sconfitti Gori e Violi
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Elezioni Regionali 2018: i dati non sono ancora ufficiali ma la vittoria di Attilio Fontana (Centrodestra) sembra ormai schiacciante. Il futuro governatore ha parlato di una campagna elettorale tra la gente che ha premiato la coalizione di centrodestra. Ecco cosa hanno detto - a caldo - gli sconfitti Giorgio Gori (Centrosinistra) e Dario Violi (M5S).

La reazione di Giorgio Gori (Centrosinistra)

“Un voto viziato dai populismi”, così lo sconfitto sindaco di Bergamo ha tagliato corto nel commentare il voto. “Non si è trattato di un ragionamento serio fatto nel merito delle proposte, sono state elezioni molto politiche e poco regionali. Non siamo riusciti a fermare il vento dei populismi. Lo stesso Fontana parlava di immigrazione e sicurezza, come Salvini, limitandosi a dire che la Lombardia va bene così. Aria più pulita, trasporti migliori, sanità senza liste d’attesa erano ad esempio cose che avrei voluto migliorare”.

Gori deciderà a giorni se rimanere sindaco di Bergamo o capo dell’opposizione in Regione.

La reazione di Dario Violi (M5S)

“Ho già chiamato Fontana per l’in bocca al lupo, e per metterlo in guardia in modo che non faccia la fine di Maroni con denunce, assessori e funzionari arrestati. Ho messo a disposizione la nostra collaborazione e Fontana mi ha ringraziato e complimentato per il nostro risultato nazionale. Per noi collaborazione sì, ma senza sconti. Sull’autonomia sottoscritta nei giorni scorsi, riteniamo che debba essere ampliata e grazie ai 5 Stelle a Roma potremo ottenere molto di più. Sugli inciuci nazionali siamo disposti a condividere i nostri programmi, ma senza scambiare nulla. È chiaro che se dobbiamo confrontarci sui temi con altre forze politiche: sappiamo che qualcosa dovremo cedere, ma sempre nell’interesse dei cittadini”.

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