Regionali, fuoco amico sulla Ghilardi

La sindaca di Morengo, Alessandra Ghilardi, è candidata alle Regionali con Forza Italia, mentre suo marito sarà scrutinatore. Il tutto è perfettamente lecito, sia chiaro, ma secondo il consigliere di maggioranza, nonché esponente dei giovani leghisti, Christian Locatelli, "moralmente inaccettabile".

Regionali, fuoco amico sulla Ghilardi
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Moglie candidata, marito scrutinatore. E sulla sindaca forzista di Forza Italia   Alessandra Ghilardi, in lizza per le Regionali, piove fuoco amico.   A criticare infatti l'operato della sindaca è stato infatti il consigliere di maggioranza Christian Locatelli, esponente dei giovani della Lega Nord, che ha sparato a zero sulla scelta del Comune di includere tra gli scrutatori per le imminenti elezioni politiche e regionali il marito della prima cittadina. "Moralmente inaccettabile" secondo Locatelli.

Christian Locatelli Morengo
Il consigliere di maggioranza di Morengo Christian Locatelli, che ha sollevato il "caso del marito scrutinatore".

Lite nel centrodestra

Al centro della critica di Locatelli sarebbe la designazione, come scrutinatore, del marito della sindaca, Marco Agliardi. Per quanto il procedimento sia assolutamente lecito e non comporti in alcun modo un conflitto d’interesse, secondo il consigliere si tratterebbe di una scelta inopportuna.

"Lecito, ma moralmente inaccettabile"

"Il fatto che il marito del sindaco faccia lo scrutatore in un’elezione in cui il sindaco tra l’altro è candidato alle Regionali è assolutamente lecito – ha dichiarato lo stesso Locatelli, consigliere di Ghilardi in maggioranza – ma a mio parere non è moralmente accettabile. Non ho alcun problema con Marco, anzi, siamo ottimi amici, ma secondo me piuttosto che affidare l’incarico a lui che fa l’imprenditore sarebbe stato più giusto dare questa possibilità ai giovani del paese o a qualche disoccupato".

"Non ho parlato con Ghilardi, me ne lavo le mani"

"Io personalmente non sono nella commissione elettorale  e pur essendo estremamente contrario, me ne lavo le mani" spiega Locatelli. "Chi ha preso questa scelta ne risponderà. Non ho ancora avuto modo di parlarne con Ghilardi perché siamo entrambi impegnati nelle rispettive campagne elettorali (Locatelli fa infatti parte dello staff del candidato leghista Giovanni Malanchini), ma sono contrario a questa decisione. Io tra l’altro non sono nemmeno stato informato, non so se ne abbia parlato con gli altri consiglieri, ma io l’ho saputo quasi per caso da alcuni miei amici che fanno gli scrutatori e non volevo crederci. Secondo me è una  una figura di m…" .

Ghilardi dura: "Seguite le indicazioni dei presidenti"

Ghilardi, dal canto suo, ha subito messo a tacere ogni polemica chiarendo le modalità con cui sono stati scelti gli scrutatori: "La commissione elettorale che ha scelto gli scrutatori è pubblica, e la scelta è stata fatta alla presenza dei presidenti e dei segretari elettorali, aperta al pubblico e in presenza del segretario. Non si è trattato di un lavoro svolto in segreto o in privato, se Locatelli l’avesse ritenuto avrebbe potuto benissimo partecipare".  Leggi di più sul Giornale di Treviglio in edicola da oggi, venerdì.

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