Cerca i ladri per strada col machete e finisce in Psichiatria - TreviglioTV
Redazione, 31 marzo 2017
Cercava i ladri che, a sua detta, gli erano appena entrati nel giardino. E li cercava con in mano un machete, girando per Treviglio. Non li ha trovati, per fortuna loro. Ma la Polizia ha trovato lui, affidandolo poi alla Psichiatria di Treviglio.
E' successo in un cortile privato nei pressi dell'ex Foro Boario. Protagonista un 40enne cittadino italiano, in evidente stato confusionale che è stato subito raggiunto dalla Polizia di Stato. Se i ladri l'avessero visitato davvero, difficile dirlo. Di certo, l'uomo è stato accompagnato con un'autoambulanza al Pronto Soccorso da dove, visto il suo stato, è stato convinto a farsi ricoverare nel reparto di Psichiatria. L'arma, ovviamente, è stata sequestrata.
E' questo uno dei risultati dei pattugliamenti straordinari che la Polizia di Stato guidata dal commissario Lino Murtas ha conseguito in queste ore. Gli agenti hanno operato insieme a quattro pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine della Lombardia e hanno controllato non solo le strade, ma anche diversi locali pubblici cittadini, 51 veicoli e 110 persone in transito nelle aree maggiormente colpite da furti e spaccio di stupefacenti.
C'era il furioso 40enne con il machete, ma anche qualche spacciatore e un ladro di biciclette. In via Fara è stato bloccato H.C, 45 cittadino del Marocco che dalla perquisizione personale è risultato essere in possesso di alcune “palline” di cocaina, oltre che di mille euro in contanti. Denunciato a piede libero. In via Monte Grappa sono stati invece sorpresi D.A. e N.K, 25enni albanesi clandestini, che erano usciti poco prima da una villetta, scavalcando la recinzione. Avevano appena rubato la bicicletta del proprietario. Anche per loro è scattata la rilevazione delle impronte digitali ed è partito l'iter per l’espulsione.
Infine, in zona Ovest è stato fermato B.R, 45enne pachistano privo di documenti che, sottoposto al prelievo delle impronte digitali e identificato, è risultato un richiedente asilo. Ma la domanda di protezione internazionale l'aveva presentata alla Questura di Salerno. Che ci facesse a Treviglio, non l'ha saputo spiegare.