Treviglio - Treviglio e Romano in prima linea per contrastare la violenza di genere - TreviglioTV
Treviglio e Romano in prima linea per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere.
L'altro ieri, giovedì, presso la sala consiliare del Comune di Treviglio, si è tenuto un incontro rivolto a tutti i componenti della Rete interistituzionale per la prevenzione, contrasto e sostegno a favore di donne vittime di violenza. Al tavolo dei relatori: il vicesindaco Pinuccia Prandina, Cecilia Gipponi (coordinatrice della rete) e Monica Falchetti (responsabile del settore Servizi Sociali). L’Amministrazione Comunale di Treviglio è stata firmataria con Regione Lombardia del progetto “Non sei sola”, che ha visto il nostro territorio primo fra i fruitori delle risorse messe a disposizione, nel rispetto della legge regionale in merito al contrasto, alla prevenzione e al sostegno delle donne vittime di violenza. Questa iniziativa, finanziata da Regione Lombardia, ha permesso la costituzione di una Rete interistituzionale nel novembre del 2013 formata da: Regione Lombardia, Comune di Treviglio, Provincia, Procura, Ufficio Scolastico Provinciale, Forze dell’Ordine, ASST Bergamo Ovest, ATS, Risorsa Sociale della Gera d’Adda, Ufficio di Piano, Commissione Pari Opportunità, Consiglio delle Donne, Cooperativa Sociale Sirio, Casa delle Donne, Soroptimis, comunità Padri Somaschi. Il perimetro della rete si è poi esteso fino ad abbracciare l’Ambito di Romano di Lombardia. Il progetto si è sviluppato con la costituzione di una cabina di regia o tavolo tecnico, dove principalmente si è focalizzata l’attenzione al fenomeno; si è poi attivato un percorso significativo di formazione come strumento per attivare procedure comuni: uniformare i linguaggi, lavorare in sinergia e predisporre un protocollo operativo. Il vicesindaco, Pinuccia Prandina, ha spiegato: «Il percorso iniziato nel territorio da molti anni, dalle donne impegnate su tale versante, ci ha trovato pronti nell’accogliere le nuove sfide che il nostro vivere impone, tuttavia va ricordato che un’adeguata politica di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne presuppone una stringente ed efficace politica di parità, fondata sul riconoscimento e la tutela dei diritti fondamentali delle donne in ogni contesto della vita economica, sociale e familiare». «Il progetto è giunto alla sua “seconda annualità bis”- ha precisato – e, vista la sua validità, è stato ritenuto meritevole di un contributo da parte di Regione Lombardia pari a 26mila euro. Iniziato a novembre 2016, terminerà nel prossimo mese di giugno ma la Regione ha confermato la possibilità di finanziare una terza annualità che partirà nel mese di settembre. Penso sia una bella vittoria per le politiche femminili e una risposta concreta a un tema sensibile come quello della violenza sulle donne».