Cambio menù alla mensa scolastica ma per qualcuno è troppo vegetariano

La Commissione mensa ha pubblicato un comunicato sul sito internet comunale per spiegare le sue ragioni ai genitori.

Cambio menù alla mensa scolastica ma per qualcuno è troppo vegetariano
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Cambio menù alla mensa scolastica di Fara d'Adda, ma per qualche genitore è troppo vegetariano.

Cambio menù: più verdure e meno carne

Il nuovo menù invernale proposto dalla Commissione mensa non piace a tutti. E non è solo questione di gusto. Tra i genitori, infatti, c’è chi non ha gradito la svolta: meno carne e più verdura. Una scelta che qualcuno ha ricondotto alla presunta presenza di un genitore vegano all’interno della commissione, ma che in ogni caso non tutti hanno condiviso. Le lamentele sono arrivate anche alla commissione, che ha deciso di replicare attraverso un comunicato, pubblicato anche sul sito internet comunale.

«Seguite le linee guida dell'Ats Bergamo»

«Da circa un mese è in vigore il nuovo menù invernale - si dice nella nota rivolta ai genitori - A seguito di alcune osservazioni che sono state fatte in merito, vorremmo condividere con voi quali sono stati i principi che ci hanno portato a questa proposta. Siamo partiti dalle nuove linee guida della nostra Ats Bergamo, consultabili sul sito internet www.ats-bg.it. Si legge nelle prime: “tra i punti fondamentali dell’alimentazione del bambino c’è l’importanza della varietà degli alimenti, principalmente di origine vegetale, il consumo di cereali integrali e di cinque porzioni al giorno di frutta e verdura». Per questo motivo è stata stilato questo nuovo menù.
Un diverso cereale (fonte di carboidrati) al giorno come primo (grano, mais, riso, farro orzo...) o in alternativa le patate, che non sono una verdura.
Una diversa fonte proteica il giorno (uova, formaggi, carne pesce, legumi non abbinati tra loro).
Frutta a metà mattina e verdure come contorno, come fonte di minerali e vitamine.

«Ricordiamo che i legumi sostituiscono qualsiasi altro secondo e non sono equiparabili alle verdure - si continua nella nota - Rispetto al menù precedente c’è meno carne, non sono più presenti i salumi e le fonti proteiche non sono abbinate (per esempio carne e lenticchie). Si è cercato di evitare piatti unici per avere più scelta nel caso qualcosa non sia di gradimento. Vorremmo anche sottolineare che il momento del pranzo è un momento educativo, al pari degli altri momenti scolastici».

Il 24 incontro con un medico

Per chi tra i genitori non fosse ancora convinto della bontà della scelta, si annuncia un incontro con un medico dell’Ats di Bergamo per illustrare le nuove linee guida della ristorazione scolastica. L’appuntamento è mercoledì 24 gennaio alle 15, nell’aula magna dell’Istituto comprensivo.

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