Il Consiglio comunale di Casirate, sabato scorso, ha approvato a maggioranza la convenzione per il servizio associato di Polizia locale con il Comune di Arzago che partirà a gennaio 2026. La seduta, però, ha visto il gruppo di opposizione “Insieme per Casirate” abbandonare l’Aula dopo che è stata bocciata la questione pregiudiziale sul documento proposto in discussione ai consiglieri.
La convenzione di Polizia locale passa a maggioranza tra le polemiche
Approvata a maggioranza la convenzione per la gestione associata del servizio di Polizia locale tra il Comune di Casirate, che ne sarà capofila, e quello di Arzago. L’accordo, della durata di cinque anni, porterà in dote quattro agenti per un territorio di circa 6.500 abitanti. La scelta (una sorta di ritorno al passato quando la convenzione era a tre, insieme anche a Calvenzano) dell’Amministrazione guidata dal sindaco Mario Donadoni, però, sabato in Consiglio comunale ha trovato il “muro” della minoranza “Insieme per Casirate” che ha posto una questione pregiudiziale – chiedendo di non discutere e rinviare il punto all’ordine del giorno – sul documento. Questione bocciata dalla maggioranza, però, che ha portato i consiglieri guidati dall’ex primo cittadino Manuel Calvi ad abbandonare la seduta. Un atteggiamento contestato sia nel metodo che nel merito dal sindaco Donadoni.
Ma andiamo con ordine. Secondo “Insieme per Casirate” la convenzione proposta, che sarà attiva dal 1° gennaio 2026 dopo l’approvazione in Consiglio comunale ad Arzago (che si riunisce martedì 23 dicembre), sarebbe carente rispetto a quanto previsto dal comma 2 dell’articolo 30 del Tuel (Testo unico degli enti locali) che stabilisce che “le convenzioni devono indicare i fini, la durate, le forme di consultazione degli enti contraenti, i reciproci rapporti finanziari nonché obblighi e garanzie”.
“Il testo proposto in Consiglio risulta totalmente privo della disciplina relativa ai rapporti finanziari, agli obblighi e alle garanzie, demandando tali aspetti alle successive decisioni stabilite in sede di conferenza dei due sindaci – ha sottolineato Calvi -. Attribuire tali poteri alla conferenza dei sindaci contrasta con le disposizioni normative, l’articolo 45 del Tuel e l’articolo 68 del Regolamento del Consiglio comunale, che dicono che il Consiglio ha la competenza esclusiva per l’adozione degli atti deliberativi, tra cui le convenzioni, e non può delegare le proprie funzioni ad altri organi, i quali non possono adottare, nemmeno in caso di urgenza, provvedimenti nelle materie a esso riservate. La scelta di convenzionarsi con Arzago è politica, ci sta, anche se noi avremmo preferito entrare in una convenzione tipo quella tra Treviglio, Castel Rozzone e Calvenzano che è già strutturata, ha un comando nella città, e funziona”.
Secca replica del sindaco: “Insieme cerca di boicottare l’attività Amministrativa”
E’ stata secca la replica del sindaco di Casirate Mario Donadoni all’atteggiamento del gruppo di minoranza.
“Nel merito della convenzione, non è né più né meno quella che era stata fatta ai tempi tra i tre Comuni, ma migliorata e rivista da due segretari comunali. Ad esempio la conferenza dei sindaci viene convocata ogni 3 mesi e non una volta all’anno com’era prima – ha sbottato il primo cittadino -. Nel metodo l’azione è pretestuosa. Il gruppo “Insieme per Casirate” cerca in tutti i modi, attaccandosi a dei cavilli, di boicottare l’attività amministrativa arrivando a fare scene come quelle di abbandonare l’Aula per puro ostruzionismo. Se questo è il modo con il quale intendono fare opposizione, ne prendiamo atto, ma andiamo avanti per la nostra strada”.
Il primo cittadino, poi, ha spiegato perché la convenzione gioverà ad entrambi i Comuni.
“Dal punto di vista finanziario, dato che nessuno vuole appropriarsi di nulla, le multe erogate sul territorio di Arzago resteranno ad Arzago e quelle di Casirate a Casirate – ha concluso -. Insieme, poi, avremo maggiore “peso” nei bandi che finanziano l’acquisto di strumentazioni per il servizio e ci sarà un maggior controllo per le tre problematiche ravvisate: sosta selvaggia dei Tir, abbandono dei rifiuti e mancato rispetto dei limiti di velocità”.