Una cerimonia in grande stile quella organizzata dall’Amministrazione comunale di Martinengo per l’assegnazione della benemerenza civica “Magnificae communitatis Martinenghi” a sei cittadini, due alla memoria. Quest’anno con la pergamena è arrivata anche la medaglia realizzata in memoria del militare e ingegnere rinascimentale Gabriele Tadino, presentata la settimana scorsa.

Due riconoscimenti alla memoria
Una mattinata, quella di domenica 14 dicembre che ha visto l’assegnazione delle benemerenze civiche e ha sancito anche l’amicizia tra la città di Martinengo e quella di Assisi nel nome del compianto don Cesare Provenzi. Nella sala consiliare del Filandone, gremita, era infatti presente una rappresentanza della città di San Francesco e della frazione Torchiagina, dove il sacerdote ha svolto la sua missione.
“Porto il saluto dell’intera nostra città – ha detto l’assessore alla valorizzazione del centro storico Donatella Casciarri – è un onore ricordare don Cesare, la sua presenza, il suo spirito e l’inestimabile eredità morale che ci ha lasciato rimangono vivi e tangibili. Assisi riconosce in lui il valore di un uomo che ha dedicato la sua vita all’amore verso i più deboli, al servizio verso il prossimo e al suo ruolo di guida spirituale, lasciando un segno indelebile”.
Poi ha letto, commuovendosi, le motivazioni con cui è stata presentata la richiesta di riconoscimento di cittadino benemerito anche in Consiglio comunale ad Assisi. Uno scrosciante applauso e poi lo scambio di gagliardetti e di volumi sulla storia cittadina con il sindaco, che per gli ospiti ha riservato anche una medaglia d’argento con lo stemma comunale. Quindi a ritirare la benemerenza per il sacerdote e a firmare l’albo d’oro è stato il fratello Giuseppe. Ma anche il consigliere regionale Giovanni Malanchini ha voluto ricordarlo con un aneddoto mentre monsignor Francesco Beschi, vescovo di Bergamo, ha inviato una nota, ricordandone la figura, e congratulandosi anche con un altro religioso che ha ricevuto la benemerenza civica, padre Gianmario Monza, della congregazione «Sacra Famiglia», presente in sala, che tra le altre cose “ha dedicato la propria vita alla formazione delle giovani generazioni e alla promozione dei valori umani, spirituali e culturali che costituiscono il cuore della vita comunitaria. La sua opera pastorale si è intrecciata con un’intensa attività musicale: organista, compositore e autore di numerose pubblicazioni e incisioni, ha promosso la diffusione della musica sacra come strumento di bellezza e dialogo tra fede e cultura”, come ha descritto il vicesindaco Fabrizio Plebani leggendo le motivazioni che hanno portato all’assegnazione della benemerenza.

Il riconoscimento alla memoria è arrivato non solo a don Provenzi ma anche per un grande artista scomparso un paio d’anni fa, Gregorio Cividini, a ritirarlo c’erano i fratelli e un collega amico fraterno, che commosso ha raccontato aneddoti dei tempi dell’insegnamento. Uno scultore di fama nazionale, che “parallelamente all’insegnamento, cui si dedica trasmettendo la sua passione agli studenti del liceo artistico di Bergamo prima e poi a quello di Lovere, sviluppa un’intensa attività artistica che lo lega in maniera profonda al territorio e alla tradizione religiosa della sua terra”. Vasta è la produzione artistica commissionata dalla Curia di Bergamo mentre in città ha lasciato i monumenti civili dedicati agli alpini e ai carabinieri oltre alle opere che si trovano alla congregazione “Sacra Famiglia”.
Premiati anche sportivi, volontari e imprenditori
A ricevere la benemerenza è stato anche un campione dello sport giovanile, il 20enne Marco Francesco Locatelli, che “si è distinto per i risultati ottenuti in ambito sportivo, nella disciplina della scherma. Tesserato per la Società sportiva Scherma Bergamo è attualmente riconosciuto dalla Federazione Italiana Scherma come atleta di interesse nazionale nella disciplina della Spada”. Per lui, impegnato in una competizione, c’erano i familiari, visibilmente emozionati.
Emozionato tanto da avere gli occhi lucidi anche Luigi Seghezzi, ma per tutti Ginèto, membro del locale “Gruppo Alpini”, iscritto alla Protezione civile nazionale del “Centro di Intervento Medico Chirurgico-Ospedale da Campo Ana”, volontario instancabile che “ha partecipato come personale sanitario ad azioni di supporto a popolazioni colpite da calamità naturali, e nel periodo della pandemia ha prestato la sua attività all’ospedale da campo istituito alla Fiera di Bergamo”. Ma non basta. “È stato un avisino dal 1976 con ultima donazione nel 2015, svolge attività di volontariato nella nostra Parrocchia e ancora oggi si reca a titolo gratuito, al domicilio di persone anziane impossibilitate a spostarsi per prelievi, medicazioni o altre attività infermieristiche” ha aggiunto Plebani.
Un orgoglio per la città, come quello per l’attività della “Sercos Spa”, un’impresa nata nel 1986 “come piccolissima realtà operante nel settore del facility e a servizio nel mondo delle costruzioni, nel 1993 viene acquisita da Maurizio Edossi che, da subito, traccia il percorso che porterà ‘Sercos’ ad essere uno dei principali player italiani nel mondo dei General Contractor nel settore delle costruzioni Private”. Una realtà che ha mantenuto il suo legame con il territorio “attraverso sponsorizzazioni di attività culturali e per attività sportive e di beneficenza”.
In sala, associazioni, cittadini, assessori e consiglieri comunali, il comandante della stazione dei carabinieri cittadina maresciallo Giovanni Ranieri, ma anche il vicepresidente della Provincia Umberto Valois e dei consiglieri regionali Malanchini, Davide Casati e Pietro Macconi, che si sono complimentati, ricordando l’importanza di esempi positivi per la società ma anche per chi fa politica, che ne trae stimolo.
Assegnate anche le borse di studio
Assegnate le borse di studio comunali ai cinque migliori laureati della città, che hanno conseguito il loro traguardo con l’eccellente punteggio di 110 e lode.
“La borsa di studio, 600 euro per ogni giovane, rappresenta un riconoscimento per l’impegno dei nostri giovani che hanno raggiunto l’eccellenza” ha esordito il sindaco Pasquale Busetti, che li ha invitati uno a uno sul palco: Michela Bombarda (laurea in Psicologia, assente), Emanuele Villa (laurea in Matematica), Sara Sudati (laurea in Biotecnologia del farmaco), Eleonora Vecchierelli (Laurea in Filologia moderna), Elena Manenti (laurea in Biotecnologia del farmaco). E i ragazzi, premiati dagli assessori Ilario Barchiesi e Loretta Sassi, emozionati, hanno raccontato il loro percorso e ringraziato sentitamente la loro famiglia e gli amici per il sostegno ricevuto, fondamentale per raggiungere la meta, oltre all’Amministrazione comunale per l’ambìto riconoscimento.
