L’ambulatorio dedicato ai senza tetto e la nuova metodologia per monitorare il diabete gestazionale, promossi dall’Asst Bergamo Ovest sono state riconosciute tra le migliori best practice socio-sanitarie durante la cerimonia conclusiva dell’iniziativa “Best practices socio-sanitarie in Regione Lombardia: misurare per innovare”, promossa da LIUC Business School.
Le best practices trevigliesi
Un riconoscimento importante per l’Azienda sanitaria con sede a Treviglio che interessa due progetti in particolare: il poster “In-Visibili”, dedicato all’ambulatorio infermieristico di prossimità per le persone senza dimora, premiato come progetto innovativo e presentato dal Direttore Socio Sanitario Pietro Tronconi nella tavola rotonda “Empowerment del paziente e innovazione nei percorsi di cura” e il progetto GDM@Home – Gestione Telemonitorata del Diabete Gestazionale, sviluppato dalla SSD Malattie Endocrine – Diabetologia che ha ottenuto una presentazione tenuta dalla Responsabile Giancarla Meregalli.
Le misure per innovare
L’iniziativa della Liuc Business School è nata con l’obiettivo di fornire al sistema socio-sanitario strumenti precisi per misurare con rigore ogni cambiamento in atto, per capirne a fondo gli effetti e costruire una base di dati concreta che ne dimostri l’efficacia, essendo il settore socio-sanitario in una fase di profonda trasformazione.
“Come Commissario straordinario dell’Asst Bergamo Ovest – afferma Rosetta Gagliardo – esprimo grande soddisfazione per i risultati raggiunti dai professionisti coinvolti. Entrambi i progetti testimoniano un impegno autentico verso la comunità. La trasformazione in atto nella presa in carico dei pazienti – legata all’aumento delle patologie croniche, alla necessità di assistenza di prossimità e all’integrazione tra servizi territoriali e soluzioni digitali – richiede un ripensamento dei modelli organizzativi. “In-Visibili” e GDM@Home rappresentano esempi concreti di questa evoluzione”.
Il poster “In-Visibili”
“In-Visibili” è un progetto innovativo avviato quest’anno per offrire assistenza infermieristica a bassa soglia alle persone senza fissa dimora, una delle fasce più difficili da intercettare dal sistema sanitario.
Dalla collaborazione tra Asst Bergamo Ovest, Servizi Sociali, Caritas, Terzo Settore e strutture di accoglienza nasce così un modello che punta a ridurre le disuguaglianze di accesso e garantire continuità di cura a una delle fasce più vulnerabili e difficili da intercettare dal sistema sanitario.
Nei punti di prossimità vengono offerte attività quali: rilevazione dei parametri vitali, valutazioni nutrizionali, medicazioni, gestione di infezioni minori, vaccinazioni, supporto terapeutico e orientamento ai servizi territoriali. L’intervento si basa sulla costruzione di una relazione di fiducia che consente, nel tempo, di ampliare gli screening sanitari e facilitare il collegamento con i professionisti e i servizi di riferimento. Il progetto s’inserisce nel modello regionale di prossimità del Piano Sociosanitario Lombardo e prevede un sistema strutturato di monitoraggio e valutazione d’impatto.
La Telemedicina GDM@Home
Asst Bergamo Ovest continua a investire nella telemedicina come strumento chiave per garantire continuità assistenziale, tempestività, sostenibilità e accessibilità. Le nuove strategie puntano a integrare televisite, telemonitoraggio e counseling digitale nei percorsi clinici, migliorando l’efficacia dei trattamenti e riducendo gli accessi non necessari alle strutture ospedaliere. Il progetto GDM@Home, coordinato da Giancarla Meregalli, ha dimostrato come televisite e follow-up digitale consentano correzioni terapeutiche rapide, riduzione dello stress, migliore autogestione e aderenza al 100% al monitoraggio glicemico.