Ristrutturazione dell’edificio scolastico, le procedure richiederanno più tempo del previsto ma l’Amministrazione di Fara rimane convinta: “La finanza di progetto è la strada migliore, lavori nell’estate 2027”.
Si dilatano i tempi, ma l’Amministrazione non cambia idea
La finanza di progetto, cui il sindaco Raffaele Assanelli e la sua squadra intendono ricorrere per garantire la ristrutturazione completa del plesso della Primaria di via Dante Alighieri, richiederà più tempo del previsto. Ad annunciarlo nei giorni scorsi è stato il primo cittadino in persona, che ha fatto il punto in una comunicazione pubblica rivolta a genitori e insegnanti, sottolineando però i lati positivi dell’attesa.
“Negli ultimi mesi il nostro Ufficio Tecnico ha lavorato intensamente per definire le modalità più corrette ed efficienti attraverso cui riqualificare la scuola. Un lavoro durante cui abbiamo compreso che la “finanza di progetto” è quella che meglio risponde alle nostre necessità, consentendo di distribuire i costi nel tempo e affidando a privati qualificati la realizzazione e la gestione continuativa dell’edificio. – La procedura, tuttavia, porta con sé una serie di step e requisiti da ottemperare – Il contesto normativo ha subito significativi cambiamenti negli ultimi mesi, con la procedura che è divenuta più articolata e complessa rispetto alle previsioni iniziali – ha spiegato ancora Assanelli – In particolare il recente aggiornamento della normativa nazionale ha ridefinito i passaggi amministrativi necessari aggiungendo livelli di procedimentalizzazione e controllo che richiedono tempi di elaborazione più lunghi. Si prevedono, ad esempio, fasi preparatorie più articolate e valutazioni più complicate. Oltre a ciò, la Commissione Europea quest’anno ha mosso una serie di rilievi sulla compatibilità della procedura italiana con le normative europee sui contratti pubblici e le concessioni”.
Un iter burocratico lungo e complesso
Una situazione burocratica ancora in via di definizione, dunque, che per il momento rende più articolata la procedura: “La finanza di progetto prevede oggi una sequenza di passaggi articolati, ciascuno con obblighi documentali, valutazioni, termini di pubblicazione e diritti di accesso agli atti molto specifici, che vanno gestiti con estrema attenzione per evitare successive contestazioni in sede amministrativa” ha concluso il sindaco, che ha però tenuto a guardare il lato positivo della questione, spiegando come questa non sia necessariamente una cattiva notizia. “L’allungamento dell’iter darà all’Amministrazione il tempo necessario a definire con estrema precisione tutto ciò di cui la scuola ha bisogno – ha assicurato – Ascolteremo ancor più attentamente insegnanti, genitori, educatori e studenti, per capire quali spazi e strumenti renderebbero il plesso veramente più idoneo alle esigenze educative contemporanee. Realizzando gli interventi in un’unica campagna ben pianificata partendo dall’estate 2027, poi, i lavori si concentreranno in un lasso di tempo più determinato e prevedibile, con una modalità di realizzazione meno invasiva per la didattica e più leggibile per le famiglie, che potranno pianificare per tempo il periodo di “disaggregazione didattica”.
Nell’arco del prossimo anno, dunque, gli uffici comunali si impegneranno a perfezionare entro fino 2026 la documentazione tecnica e amministrativa necessaria per imbastire l’iter e avviare la finanza di progetto. Documenti come il quadro esigenziale, il testo d’indirizzo della progettazione e altri, che, una volta redatti, affiancheranno la manifestazione d’interesse. Non solo: “Questi mesi saranno un’occasione preziosa per verificare se e come accedere ai finanziamenti nazionali ed europei destinati alla riqualificazione e all’edilizia scolastica. Per esempio, è in fase di definizione il nuovo Conto Termico 3.0, che per una scuola come la nostra potrebbe tradursi in un rimborso significativo dei costi sostenuti per gli interventi energetici” ha dichiarato ancora il sindaco, che ha rassicurato le famiglie circa l’impegno dell’Amministrazione nella riqualificazione e la massima trasparenza a riguardo: “Quella di cui stiamo parlando è una ricalibrazione responsabile e consapevole che tiene conto della complessità normativa senza perdere di vista l’obiettivo: quello di dotare i nostri figli di una scuola moderna, sicura ed efficiente. Momenti di incontro e confronto potranno essere organizzati per un’illustrazione compiuta e una condivisione partecipata del progetto, al fine di costruire insieme una scuola che rispecchi veramente le esigenze di chi la vive ogni giorno”.
“Rete Civica” scettica: “Chiediamo al Comune maggior serietà”
L’annuncio del sindaco, nei giorni scorsi, è stato commentato anche dal capogruppo di “Rete Civica” Angelo Moleri, che ha dichiarato a riguardo quanto segue:
“Le promesse fatte in campagna elettorale da Assanelli e dai suoi erano scritte sul ghiaccio, i risultati saranno che la scuola di Badalasco chiuderà e per la scuola di Fara come abbiamo detto più volte in Consiglio comunale e alla stampa era stato individuato uno strumento, la finanza di progetto, rischioso e inapplicabile per ristrutturare un edificio scolastico – ha attaccato – La scuola di Fara ha bisogno di essere riammodernata e fino ad oggi è stato solo perso tempo: chiediamo all’Amministrazione maggiore serietà nell’affrontare i problemi che la nostra comunità ha di fronte”.

