Lavori pubblici

Lavori pubblici, l’esposto delle minoranze in Corte dei Conti per il cantiere del nuovo asilo

Le minoranze consiliari di Fara hanno presentato un esposto a Corte dei Conti e Anac per la gestione del cantiere del nuovo asilo.

Lavori pubblici, l’esposto delle minoranze in Corte dei Conti per il cantiere del nuovo asilo
Lavori di costruzione del nuovo asilo, “Nuova Proposta” e “Rete Civica” presentano un esposto a Corte dei Conti e Anac. Immediata la replica dell’Amministrazione, che ha diffuso una nota del legale del RUP.

Le perplessità sul cantiere dell’asilo

Tempistiche che si allungano, costi che lievitano e “rimpalli” di responsabilità tra ex direzione lavori e impresa esecutrice degli stessi: le minoranze vogliono chiarezza sul cantiere, aperto dal 2023. Per questo motivo, i due capigruppo Gianni Filotto e Angelo Moleri hanno presentato, insieme, un esposto in Corte dei Conti e all’anticorruzione, temendo possa esserci stata una cattiva gestione dei soldi pubblici e un possibile danno erariale.
Angelo Moleri, capogruppo di “Rete Civica”.
“Abbiamo inoltrato la medesima segnalazione ad entrambi gli organismi di controllo – ha spiegato il consigliere Moleri – La segnalazione riguarda nello specifico alcuni aspetti dell’accordo con l’impresa appaltatrice per il riconoscimento delle riserve avanzate dalla stessa e che hanno portato a una variazione del quadro economico per 326mila euro (290mila più iva), approvata dall’Amministrazione nella primavera scorsa. In tal senso, l’impresa aveva rilevato alcune carenze progettuali, ma progettisti e direttore lavori se n’erano lavati le mani e si erano dimessi, con la conseguenza che il Comune ha dovuto impegnare altri 70mila euro per affidarsi a un nuovo studio che seguisse il cantiere». Non necessariamente un’accusa, quella delle minoranze, che chiedono però trasparenza al riguardo: «Esercitiamo il nostro dovere istituzionale di controllare procedimenti e operato amministrativi, e per questo tra agosto e settembre abbiamo fatto queste segnalazioni – ha concluso Moleri – Anche perché ci risulta che a breve verrà approvato un altro aumento delle spese legate al nido pari a circa 120mila euro per ulteriori modifiche al progetto”.

Filotto, “nella procedura aspetti complessi e opachi”

A evidenziare ulteriormente i passaggi oggetto di approfondimento nell’esposto è stato dunque il consigliere Filotto, che ha ricordato come l’iter dei lavori per il plesso sia stato caratterizzato da una serie di inciampi, rallentamenti e aspetti, a suo dire, “complessi e opachi”.
Il capogruppo di “Nuova Proposta” Gianni Maria Filotto.
“La Direzione Lavori ha valutato la scarsissima professionalità delle maestranze dedicate ai lavori, mentre la ditta esecutrice ha richiesto maggiori oneri per supposti errori progettuali: una richiesta inizialmente contestata dalla Direzione Lavori, che è anche curatrice del progetto, forte anche del fatto che la gara prevedesse il corrispettivo “a corpo”, e non a consuntivo – sottolinea il consigliere – Successivamente, rileviamo come la Direzione Lavori abbia cambiato opinione e accettato i maggiori costi, questo dopo l’abbandono dell’incarico da parte della stessa, senza alcun onere o penale a suo carico”.
E, mentre ciò accadeva, i lavori sono rimasti bloccati per mesi, con abbandono di manufatti e materiali all’addiaccio, come segnalato ai tempi dallo stesso Filotto.
“Con un ulteriore aumento dei costi si sono incaricati nuovi professionisti che operassero come Direzione Lavori, il tutto senza che l’Amministrazione contestasse alcun errore ai progettisti precedenti, e, anzi, con la stessa che riconosceva al contempo un aumento del prezzo alla ditta esecutrice. Un aumento richiesto per errori progettuali mai riconosciuti ufficialmente – ha concluso Filotto, che ha anche accusato il sindaco Raffaele Assanelli e il suo gruppo di essere chiusi al confronto – Se mai i fatti in questione saranno presi in considerazione da chi di dovere, sapremo se i nostri dubbi avranno avuto fondamento o se l’attività compiuta è stata in assoluta rispondenza alla legittimità amministrativa. In ogni caso avremo fatto il nostro dovere nei confronti della cittadinanza e nel rispetto del nostro mandato”.

I chiarimenti dell’Amministrazione

Parole sulle quali ha tenuto a fare chiarezza il sindaco stesso, in un intervento a stretto giro dopo la presentazione dell’esposto:
Raffaele Assanelli, sindaco di Fara Gera d’Adda.
“Il progettista e direttore lavori ha approvato la prima variante, frutto di un accordo bonario che ha mediato dai 430mila euro richiesti dall’impresa ai 290mila della variante approvata. Il RUP, con la consulenza legale che gli è stata messa a disposizione, ha dunque firmato l’accordo di variante. Premesso che al momento nulla è pervenuto dalla Corte dei Conti, prendo atto di quanto comunicatomi dalla stampa: se le minoranze pensano così di colpire il sindaco o l’Amministrazione, forse non hanno capito che gli atti tecnici sono in capo ad altri, che le persone degli uffici sono professionisti che ben conoscono la materia e che hanno anche goduto del supporto legale a disposizione. Limitandomi a un commento politico, potrei dire che in trent’anni di vita amministrativa non mi era mai capitato di assistere a un simile accanimento da parte della minoranza. In passato si facevano interpellanze, si esibiva la documentazione giustificativa, ma il ricorso alla Corte dei Conti non era uno strumento a uso di contesa politica. Forse sarebbe bastata una richiesta di chiarimento agli uffici relativamente agli impegni assunti per il prosieguo dell’attività di cantiere. Dovesse arrivare l’esposto, invece, l’avvocato risponderà. Dal canto nostro, noi siamo certi della bontà dell’operato dell’Amministrazione”.