Le anime del centrodestra di Cologno al Serio fanno a braccio di ferro, la maggioranza di centrosinistra sta alla finestra e “Cologno Concreta” fa la sua discesa in campo ufficiale, con la prima delle quattro assemblee pubbliche fissate per tastare il polso dei colognesi e successivamente definire il suo programma elettorale.
“Cologno Concreta” incontra i cittadini
Nel segno della concretezza di fatto, non solo di nome, il capogruppo Massimiliano Del Carro va dritto per la sua strada e per le alleanze si vedrà. Venerdì 21 novembre, in sala civica, ha messo a fuoco tre tematiche: sicurezza, efficienza amministrativa e personale dipendente del Comune.
“Nonostante la serata fredda e una conferenza organizzata giusto ora nella sala consiliare – ha esordito ironico rivolgendosi alla ventina di persone presenti – cominciamo la prima delle quattro serate in cui analizzeremo i temi più importanti che caratterizzano un’Amministrazione comunale e che si traducono negli assessorati”.
Dopo aver tracciato il quadro normativo e spiegato l’organizzazione che regge la macchina pubblica, Del Carro è passato a illustrare attraverso delle slides la visione politica del suo gruppo relativamente a quello che si dovrebbe fare per migliorare la vita dei colognesi, tenendo conto della realtà dell’ente pubblico e dell’esperienza maturata in questo mandato nei banchi della minoranza.
Sicurezza, efficienza amministrativa e personale dipendente del Comune: ecco la visione del gruppo
Amministratori residenti in paese
“In primo luogo il sindaco e gli assessori devono abitare qui, devono essere capaci di svolgere il proprio luogo con riconosciuta competenza, garantendo un presidio costante e attivo sul territorio, nei modi e nei tempi adeguati. Devono essere presenti, vivere Cologno, sentirla casa loro, creando un ottimo coordinamento tra di loro perché è la squadra che fa la differenza, e interagendo con i cittadini per ricostruire il senso di comunità”.
Un solo assessorato per assessore
“I ruoli e i compiti devono essere distribuiti a figure adeguate, capaci e senza sovrapposizioni: deve essere assegnato un solo assessorato per ciascun assessore. La nostra idea è che bisogna mettere la risorsa giusta al posto giusto e se, oltre a svolgere il lavoro per il proprio sostentamento, ricopre bene l’incarico che gli è stato affidato, è più che sufficiente. Il tempo è poco e se la stessa persona ha altre responsabilità o è mandrake o qualcosa perde. Deve fare le cose che sa e farle bene”.
Un Corpo di Polizia locale stabile
“Occorre costruire un Corpo che rimanga e faccia squadra nel tempo, cercando i fondi necessari per investire su di esso. Noi non saremo quelli che danno un pezzo di pane a tutti: per noi ciò che conta è stilare un elenco delle priorità della comunità e intervenire su quelle. Scontenteremo qualcuno? Sì, perché le leggi di Bilancio e le restanti regole non permettono di fare tutto quel che si vuole. In cima alla lista per noi c’è la sicurezza, Cologno è molto cambiato e al Comando della Locale c’è un via vai e non tutti se ne vanno per migliorare la loro situazione. Se c’è una risorsa che vale dobbiamo tenerla in ogni modo e dobbiamo favorire la formazione di una squadra stabile, con lo stesso comandante perché se l’interlocutore con le altre Forze dell’ordine è sempre lo stesso crea maggiori garanzie”.
Un ambiente lavorativo sereno
“Occorre valorizzare il lavoro dei dipendenti comunali affinché si sentano apprezzati e sindaco e Giunta svolgono un ruolo fondamentale in questo. L’esodo negli ultimi otto anni è a due cifre, non riguarda solo la Polizia locale. Se ricreiamo un ambiente sereno e i dipendenti sono collaborativi ne beneficia la comunità intera”.
Un maggiore decoro urbano
“Ai tempi di mio padre c’erano cinque operai comunali che si occupavano di tutto e sentivano il paese come loro. Non se ne possono più assumere così tanti? Ma almeno un paio sì? È un altro obiettivo che ci poniamo, perché il decoro urbano per noi è fondamentale. Se c’è un dipendente sul territorio che lo sente come suo, il degrado sparisce. Oggi invece la cittadinanza si lamenta e fa bene a farlo. Mi hanno detto che non ci sono le risorse: ho risposto che, negli anni ‘80, se le famiglie che si sono costruite la casa lo avessero fatto solo se in possesso dei soldi, in paese non ce ne sarebbe nemmeno una. Conosciamo il contesto ma ci si deve mettere valore aggiunto, rischiare un po’ e ridare senso di appartenenza”.
I problemi più sentiti dai cittadini
Nella terza parte della serata è stato dato spazio al pubblico per le segnalazioni su altre criticità relative agli argomenti trattati e le idee per risolverle. A emergere sono stati il tema della viabilità – il più sentito tra buche, velocità, traffico, i continui incidenti – con la richiesta di commissionare uno studio viabilistico e, da parte di qualcuno, anche di chiudere il centro storico e di realizzare una passerella pedonale sul fossato all’altezza del parcheggio del mercato – e quello sui lavori pubblici, in particolare quelli di piazza Agliardi, “dove non si vedono operai al lavoro” hanno detto alcuni presenti. Entrambi i temi sono stati sviscerati sotto gli aspetti dell’efficienza amministrativa, della sicurezza e del decoro urbano, e la proposta di Massimiliano Del Carro è stata chiara:
“Affidiamo gli studi, come quello sulla viabilità, non a consulenti esterni ma facciamo assemblee pubbliche e sfruttiamo le competenze che ci sono sul territorio – ha spiegato – Rendere i cittadini partecipi è fondamentale, ai Consigli comunali non c’è quasi nessuno: rifacciamo appassionare la gente alla gestione del paese. Quanto al centro storico, sono d’accordo: va chiuso e valorizzato. Per noi la politica è coraggio e lungimiranza”.
È stato segnalato anche il problema della delinquenza in piazza Garibaldi.
“Va completamente rimossa – ha annuito Del Carro – fa da paravento alla microcriminalità con le baby gang pronte alla rissa: una sera dei ragazzi hanno sputato davanti al parroco irridendolo… E poi sono comparse anche delle scarpe appese, il segnale dello spaccio, così anche in via Monte Rosa. I cosiddetti Cantù Bass sono un bronx… Davanti a ‘Villa Manzoni’ le bande spaccano bottiglie e girano col coltello, fingono di giocare a pallone per togliere l’attenzione dallo spaccio… tutti sanno che una “Mercedes” bianca fa scendere e salire persone lì… Non è possibile che nessuno faccia nulla. Una sera fuori dall’oratorio ci siamo trovati in mezzo a 14 energumeni all’1.30 della notte… Non ci volteremo dall’altra parte altrimenti il degrado peggiorerà”.
I presenti hanno quindi chiesto a gran voce che il cimitero torni sotto la gestione comunale, di ampliare gli orari degli uffici comunali e di aumentare la sorveglianza del territorio con delle fototrappole contro l’abbandono dei rifiuti, oltre che di incrementare la collaborazione tra Comune e cittadini che segnalano situazioni di degrado.
“Dove si vede sporco si tende a sporcare” ha detto qualcuno.