Canonica

Senzatetto quasi assiderato salvato dal sindaco a Canonica d’Adda

La concitata notte del sindaco Paolo Arcari, che ha salvato un senzatetto e poi è intervenuto per un tentativo di furto in Municipio

Senzatetto quasi assiderato salvato dal sindaco a Canonica d’Adda

Prima un senza tetto che stava rischiando di morire assiderato sotto i portici di via Bergamo. Poi, un altro personaggio con problemi psichiatrici che ha tentato di rubare all’interno del Municipio, finendo per ferirsi alle braccia.  E’ stata una nottata decisamente movimentata a Canonica d’Adda, soprattutto per il sindaco Paolo Arcari che nel giro di poche ore è intervenuto su entrambe le emergenze. Nel primo caso, probabilmente, insieme ad alcuni suoi benemeriti concittadini ha contribuito a salvare una vita.

Il senzatetto quasi assiderato sotto i portici

Tutto è cominciato attorno alle 21, quando qualcuno ha notato un uomo – un senzatetto, sui quarant’anni – che si era accampato alla bell’e meglio sotto i portici del condominio prospiciente al parco comunale. Addosso aveva soltanto tre leggeri plaid, con in quali con tutta probabilità non avrebbe potuto proteggersi in alcun modo dal freddo di stanotte. Tremante e visibilmente in difficoltà, l’uomo rifiutava di farsi aiutare in qualunque modo: era stato allertato anche il 118, ma esprimendosi a fatica in italiano il senzatetto aveva rifiutato persino di entrare nell’ambulanza. Per convincerlo, i residenti hanno chiamato il sindaco Arcari, che lentamente e con fatica è riuscito ad entrare in contatto con l’uomo.

“Gli ho detto che se fosse rimasto lì si sarebbe fatto del male – ha raccontato – Così alla fine si è convinto a salire sull’ambulanza e l’hanno portato in Pronto soccorso a Zingonia, dove è stato rimesso in sesto”.

L’uomo – una lunga barba incolta – vive probabilmente per strada da mesi. Ha rifiutato di lasciarsi identificare, sia dal sindaco che dai soccorritori.

Il tentativo di furto in Comune: il ladro si ferisce alle braccia

Di lì a un paio di ore, attorno alle 23, a poche decine di metri di distanza, è scattata però un’altra piccola emergenza: la nottata di Arcari non era ancora finita. Scatta l’allarme anti-intrusione del Municipio e sul posto si portano immediatamente, come da prassi, i vigilantes del gruppo GSI di Treviglio, che notano subito qualcosa di strano. Una delle finestre del Comune era infatti stata aperta, il vetro sfondato e  molto sporco di sangue. C’è voluto poco per capire cosa fosse successo: un uomo, noto per avere alcuni problemi psichiatrici e seguito dai Servizi sociali, aveva sfondato a mani nude la finestra con l’intento di rubare qualcosa all’interno del Municipio.  Ed era ancora all’interno dello stabile. Gli operatori infatti l’hanno trovato e fermato negli uffici, leggermente ferito ma comunque intento a trovare qualcosa da portare via e rivendere. Fatica sprecata, probabilmente, ma che gli è comunque costata una denuncia da parte dei carabinieri di Fara e del Norm di Treviglio, allertati da GSI ed intervenuti sul posto per l’identificazione e le formalità di rito. Sul posto, anche in questo caso, c’era anche il sindaco Arcari.