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Harkirat Singh, 14 anni: “Ho creato la mia intelligenza artificiale da zero”

La sua AI non è rimasta a prendere polvere sul computer di casa: viene già utilizzata da utenti reali attraverso il sito harkixsha.com e tramite le app pubblicate su Microsoft Store e Google Play.

Harkirat Singh, 14 anni: “Ho creato la mia intelligenza artificiale da zero”

Dalla scuola superiore di informatica di Treviglio a un progetto personale usato già da diversi utenti: la storia di un giovane sviluppatore residente a Covo che sogna una futura azienda di AI e di collaborare un giorno con OpenAI.

L’inizio di un sogno tecnologico

Nel 2024, mentre molti ragazzi della sua età coltivavano passioni più comuni, Harkirat Singh decise che il suo futuro avrebbe avuto il profumo del codice. Quattordicenne, residente a Covo, studente della scuola superiore di informatica a Treviglio, cominciò con piccoli esperimenti per capire il funzionamento della programmazione e dell’intelligenza artificiale.

“Volevo creare qualcosa di mio legato alla tecnologia. – racconta- Così ho iniziato facendo piccoli bot per Discord per capire come funzionava davvero il mondo della programmazione”.

Quello che per molti sarebbe rimasto un semplice hobby, per lui divenne subito una sfida più grande: costruire qualcosa che non esisteva ancora, qualcosa che portasse la sua firma.

La costruzione di un’AI personale

A marzo del 2025 Harkirat compie il salto: decide di creare una vera e propria intelligenza artificiale. All’inizio, come ammette lui stesso, la strada è in salita. Server, domini, infrastrutture… concetti lontani dal programma scolastico e vicini al mondo dei professionisti. Il suo progetto cresce settimana dopo settimana. Non si limita a utilizzare API esterne: sviluppa anche un suo piccolo modello che rielabora le risposte, rendendo la sua AI più autonoma, capace di non ripetere soltanto ciò che riceve dalle fonti esterne.

“All’inizio non sapevo quasi nulla, ma ho imparato tutto da solo – racconta – La mia AI non prende solo informazioni dalle API: le rielabora, spiega concetti, dà risposte più precise. Riesce anche a fare cose nuove da sola”.

L’assistente digitale di Harkirat oggi può: conversare e rispondere a qualsiasi domanda; cercare informazioni aggiornate online; generare e mostrare immagini; spiegare concetti usando immagini e parlare in output vocale (per ora in inglese). Un vero laboratorio personale di intelligenza artificiale, costruito pezzo dopo pezzo, grazie a nove  mesi di lavoro costante.

Harkirat Singh

Ambizioni da professionista e un futuro già tracciato

La sua AI non è rimasta a prendere polvere sul computer di casa: viene già utilizzata da utenti reali attraverso il sito harkixsha.com e tramite le app pubblicate su Microsoft Store e Google Play. “Su Apple non l’ho pubblicata”, dice come fosse un dettaglio, anche se per chi ascolta suona come la naturale prossima tappa. Il motivo che lo spinge? Una visione chiara, limpida.

“Ho fatto tutto questo – afferma – per dimostrare che alla mia età si può fare qualcosa di diverso e unico, e perché voglio svoltare la mia vita”.

Il suo obiettivo è aprire una propria azienda di intelligenza artificiale entro i 18 anni. E, un giorno, lavorare con i giganti del settore. Oltre al progetto principale, Harkirat continua a studiare, programmare, imparare.

“A scuola sono bravo e cerco sempre di mettere in pratica quello che studio nei miei progetti” dice – Il mio sogno è collaborare con OpenAI”.