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Animali domestici vicini anche nella tomba

Nell'ultimo Consiglio comunale è stato approvato all'unimità il Regolamento di Polizia mortuaria aggiornato, che recepisce le nuove sensibilità della comunità

Animali domestici vicini anche nella tomba

C’è chi ama il proprio animale domestico al punto da voler essere tumulato insieme a lui. E oggi a Urgnano può farlo. Nell’ultimo Consiglio comunale infatti è stato approvato all’unanimità il nuovo Regolamento di polizia mortuaria, che tra le tante le modifiche introdotte per recepire le nuove sensibilità della comunità in una materia tanto delicata, prevede anche questo.

Il Regolamento di polizia mortuaria recepisce le nuove sensibiltà

A presentare in Aula il testo del nuovo Regolamento di polizia mortuaria è stato l’assessore al Territorio Francesco Drago.

“Si è provveduto ad adeguare il regolamento alla nuove normative e ad aggiornarlo nei contenuti, per renderlo più vicino al nuovo sentire sociale – ha spiegato – Le principali modifiche apportate riguardano la flessibilità data alle strutture esistenti di poter ospitare feretri, urne cinerarie, cassette e resti ossei, in virtù dell’aumento sostanziale della scelta della cremazione. Abbiamo poi introdotto l’opzione di concessione ventennale di campo destinato a inumazione, anche questa scelta ultimamente più perseguita che in passato, minore attenzione o diversa sensibilità delle nuove generazioni sul tema, abbiamo voluto semplificare la procedura burocratica della concessione, allungandone il periodo a contratto e destituendo la logica di rinnovo se non per tombe e cappelle di famiglia richiesta di volta in volta”.

Altre novità riguardano i colombari, nicchie cinerarie e ossari.

“Abbiamo apportato una maggiore libertà di scelta – ha chiarito – potrà essere scelto qualsiasi loculo, nicchia cineraria od ossario libero in alternativa a quello identificato per ordine progressivo nella campata nuova, inoltre sarà consentita la concessione in assegno, a favore di persona ancora vivente, di spazio attiguo a quello occupato dal defunto coniuge o convivente more uxorio. Sono scelte che cercano di rifuggire dalla fredda logica del numero avvicinandosi all’umanità delle persone – ha concluso – che hanno il diritto di percepire il cimitero come luogo sacro e intimo e non come casellario”.

Animali domestici sepolti con i proprietri

A esprimere il voto favorevole del suo gruppo, “Volto Civico”, ma con riserva, è stata Maria Rosaria Zammataro, che ha fatto accenno proprio alla possibilità di tenere vicini a sé gli animali domestici anche dopo la morte.

“Riconosciamo il valore di un testo che finalmente aggiorna e razionalizza una materia delicata e importante – ha detto – accogliamo in particolare alcune novità che abbiamo fortemente auspicato e sollecitato: l’obbligo di esposizione al pubblico delle tariffe dei servizi cimiteriali, un passo decisivo verso una maggiore trasparenza e che pone rimedio a criticità emerse nel passato; la possibilità di concedere, in assegno, i colombari a persone viventi, offrendo una risposta concreta a una richiesta diffusa di programmazione e serenità familiari. Molto positivi anche gli aggiornamenti che recepiscono le normative regionali più recenti e soprattutto l’introduzione di nuovi temi come la tumulazione con animali d’affezione, all’articolo 113, che tiene conto dell’evoluzione culturale e del legame affettivo che sempre più persone nutrono verso di loro”.

Ecco cosa prevede l’articolo 113 in sintesi:

“Per volontà del defunto o su richiesta degli eredi, le ceneri dell’animale d’affezione possono essere tumulate, in teca separata, nello stesso loculo o nicchia cineraria o tomba di famiglia del defunto – si legge – La presenza dell’animale deve essere riportata nei registri cimiteriali e la volontà è espressa mediante dichiarazione scritta da presentare al Comune. Sulla lapide o sulla tomba di famiglia è fatto divieto di esporre fotografie dell’animale o di riportare iscrizioni. È ammessa, invece, la raffigurazione (fotoceramica) del defunto insieme al suo animale”.

Poi si precisa che “alle pratiche di tumulazione/movimentazione vengono applicate le stesse tariffe previste per le ceneri del defunto”.  È posta però una condizione per cui “la tumulazione delle ceneri dell’animale deve essere successiva alla sepoltura del suo proprietario”. E’ stabilito anche che “l’urna, sigillata, dovrà essere provvista di una targa riportante il tipo e il nome dell’animale, la data di cremazione e l’eventuale numero identificativo del suo microchip”. Per quanto riguarda infine l’estumulazione, quella “del defunto non potrà essere autorizzata qualora non sia preventivamente definita anche la destinazione dell’animale di cui era proprietario” e il suo “lo spostamento/traslazione comporterà anche lo spostamento dell’animale”, quindi in caso di “mancanza di spazio o dei nulla osta necessari di chi gestisce il manufatto di destinazione le ceneri dovranno essere ritirate dai parenti del defunto o da chi ha richiesto la sua estumulazione/traslazione”.

Il nuovo Piano regolatore cimiteriale non è ancora pronto

L’oggetto della riserva della consigliera Zammataro è stato invece l’articolo 41 che richiama il Piano regolatore cimiteriale.

“Un tema che abbiamo sottolineato più volte ma che oggi non è ancora stato concretamente avviato – ha osservato – Auspichiamo che si passi finalmente dalle parole ai fatti anche in materia di programmazione, a partire proprio dal Piano”.

A intervenire sull’argomento è statoanche  il capogruppo di “Rinnoviamo Urgnano” Giacomo Passera, che ha toccato il tema degli spazi per la realizzazione di iniziative che valorizzano la memoria collettiva e gli aspetti storici e culturali dei cimiteri.

“Constato che nel corso degli anni, a fine concessione sono state distrutte delle tombe per volontà del concessionario o eredi, in particolare delle lapidi storiche di soldati caduti durante tutte le guerre – ha affermato – proponiamo un’integrazione dell’articolo 41 sul censimento di questo genere di tombe, informare il concessionario o erede della finalità del recupero della lapide con foto prima della demolizione con apposita autorizzazione e individuare un’area dove posarle, magari sul muro interno o in zona nord oppure ovest dove sono già presenti”.

“Prendiamo nota ma stasera approviamo uno strumento diverso – ha detto il sindaco Marco Gastoldi – terremo in considerazione le sue osservazioni quando porteremo in Aula il piano cimiteriale”.

“L’articolo 57 tuttavia dice che il concessionario o eredi, quando si verifica una causa di estinzione della concessione, possono chiedere di asportare gli ornamenti delle sepolture che non abbiamo valore artistico-storico, le opere di questo tipo sono conservate dal Comune all’interno del cimitero – ha però precisato Drago – Per il resto vedremo all’interno del Piano regolatore cimiteriale”.

“Quando sarà portato in Aula?” ha chiesto il capogruppo del centrodestra Simone Bonfadini.

“Entro gennaio-febbraio 2026 – ha risposto il primo cittadino l’approvazione del Regolamento di polizia mortuaria è il primo passo”.