Patrimonio pubblico

Project financing, Comune “sedotto e abbandonato”: i locali della vecchia scuola tornano in affitto

L'Amministrazione comunale sperava di riqualificare le vecchie scuole elementari mediante un project financing, ma l'operazione si è arenata.

Project financing, Comune “sedotto e abbandonato”: i locali della vecchia scuola tornano in affitto

Amministrazione comunale “sedotta e abbandonata”: dopo aver ottenuto una proroga nei termini del bando di partenariato pubblico-privato e diverse interlocuzioni, l’unico operatore finora interessato alla riqualificazione delle vecchie scuole elementari di Bariano ha ritirato la propria offerta, ritenuta non più confacente ed economicamente percorribile. Una cocente delusione per il Comune, che già pregustava la possibilità di veder recuperato e riqualificato il vecchio immobile un tempo sede delle scuole e, successivamente, del Comando di Polizia locale e dell’Unione Terre del Serio, finito ormai in disuso da qualche anno a questa parte dopo lo scioglimento della stessa.

Sfuma il tentativo di partenariato pubblico-privato

Come annunciato nei mesi scorsi dal sindaco Andrea Rota e dal vicesindaco Valerio Moleri, infatti, l’Amministrazione ha cercato di valorizzare l’immobile affidandone la conduzione a un operatore in grado di effettuarvi consistenti investimenti e garantirne la fruibilità rispondendo alle esigenze del territorio. A questo scopo era stato emanato il cinque maggio scorso l’avviso pubblico di 60 giorni per invitare operatori esterni a formulare proposte per il recupero dell’edificio mediante la formula del partenariato pubblico-privato, che avrebbe visto la parte privata farsi carico delle spese di riqualificazione dell’immobile in cambio di una concessione d’utilizzo pluriennale (generalmente ventennale, ma che sarebbe stata stabilita in sede di contratto). Un avviso, quello comunale, successivamente prorogato a seguito della richiesta specifica di un promotore interessato all’operazione, che, come riportato tra gli atti pubblici, ha formulato una propria proposta il 14 agosto, integrandola con ulteriore comunicazione il 16 settembre scorso. Non è chiaro cosa sia cambiato nel mese successivo, ma ciò che è dato sapere è che il medesimo operatore, mediante una comunicazione al protocollo dell’ente del 15 ottobre scorso, ha comunicato all’Amministrazione e agli uffici che la manifestazione d’interesse precedentemente presentata non era più confacente ed economicamente percorribile, ritirando, di fatto, la propria candidatura.

L’immobile torna a disposizione per l’affitto

Nulla di fatto, dunque, per il Comune, che dopo mesi di attesa e fiduciosa speranza si è ritrovato da qualche settimana a questa parte nelle condizioni di partenza. Nei giorni scorsi, dunque la decisione di declassificarlo e renderlo disponibile all’affitto a fronte di un canone da 32mila euro l’anno. Anche in questo caso, i lavori di sistemazione rimarranno a carico dell’eventuale parte privata che aderirà all’avviso pubblico che sarà emanato a breve.