Basket in lutto

Addio a Daniele Tarenghi, il “Direttore” del PalaFacchetti si è spento a 44 anni

Insieme al padre Armando è stato per vent'anni un prezioso collaboratore per le società cittadine che si allenavano e giocavano nel palasport di via del Bosco

Addio a Daniele Tarenghi, il “Direttore” del PalaFacchetti si è spento a 44 anni

Insieme al padre Armando per una ventina di anni è stato un prezioso collaboratore delle società di basket di Treviglio, un male contro cui combatteva da quando aveva 7 anni lo ha strappato all’affetto dei suoi familiari: si è spento martedì all’età di 44 anni Daniele Tarenghi, il “Direttore” del PalaFacchetti. Ieri, giovedì, l’estremo saluto nella Basilica di San Martino.

La pallacanestro piange Daniele Tarenghi, il “Direttore” del PalaFacchetti

Il mondo della pallacanestro cittadina piange la scomparsa, a 44 anni, di Daniele Tarenghi, il “Direttore” del PalaFacchetti come lo aveva ribattezzato il nostro compianto collaboratore Alberto “Baldo” Baldini. La lunga malattia che ha accompagnato la sua vita e che negli ultimi mesi lo aveva costretto a letto, lo ha strappato martedì all’affetto dei suoi familiari.
Daniele, infatti, insieme al padre Armando ha collaborato per una ventina d’anni con le società di basket che utilizzavano il palasport di via Del Bosco, preparando il campo da gioco, le attrezzature sul tavolo dei giudici, sistemando i cartelloni pubblicitari lungo il perimetro del campo e sugli spalti e anche per la pulizia del parquet e di altre zone del palasport.

“Avevo iniziato dando una mano alla società di basket femminile, le Bees Basket (che ad inizi anni 2000 avevano spostato la loro sede a Treviglio, disputato il campionato di Serie A1, ndr), e Daniele veniva insieme a me – ha ricordato il padre Armando -. Lo sport era la sua passione, tifosissimo dell’Atalanta, si è appassionato anche della pallacanestro e qualche anno dopo abbiamo iniziato a collaborare anche con la Treviglio Basket (poi diventata Blu Basket, ndr)”.

Daniele era una presenza fissa al PalaFacchetti, per allenamenti e partite, sempre con il sorriso sul volto nonostante la malattia, una forma tumorale del sangue scoperta quando aveva solo 7 anni, ne avesse segnato il fisico. Lui non si è mai lamentato, ci conviveva, e intanto continuava a coltivare la sua passione per lo sport anche quando, alcuni anni fa il male lo ha costretto prima su una sedia a rotelle e, da tre mesi, allettato.

“I giocatori gli volevano tutti bene”

Daniele Tarenghi
Daniele Tarenghi premiato con una targa durante una cena dei tifosi “Rangers Trei” nel 2016 dal playmaker Matteo Tambone

“Al palazzetto Daniele era il mio… assistente – lo ha ricordato con affetto Giuseppe Ferani, per anni preparatore atletico della prima squadra -. Quando mi servivano le attrezzature, i cerchi piuttosto che i “cinesini”, era lui che me li recuperava e li portava in campo. I giocatori gli volevano tutti bene”.

E lontano dal PalaFacchetti Daniele non riusciva proprio a starci: abitava con la famiglia in via del Bosco, davanti all’ingresso principale del palazzetto e durante la settimana quando si giocavano le partite dei campionati giovanili era seduto al tavolo dei giudici di gara a manovrare la consolle del tabellone luminoso per tenere il punteggio, il cronometro, il conteggio dei falli e dei time-out.

“Quelli per Daniele sono stati gli anni più belli della sua vita – ha ricordato il fratello Andrea -. La passione per lo sport, il calcio e il basket non gli è mai venuta meno anche durante questi ultimi mesi, costretto a letto dalla malattia: seguiva con il tablet le partite dell’Atalanta ed andava a vedere risultati e tabellini del basket dalla serie A al campionato dove milita Treviglio”.

Nella camera ardente, allestita nella Casa funeraria Rivoltella di via Terracini al Pip1 in questi giorni tantissimi si sono stretti nel dolore di papà Armando, mamma Katia, della sorella Serena, dei fratelli Alessandro e Andrea e di tutti i familiari. Sulla bara le sciarpe dell’Atalanta e della Tav Treviglio Brianza portata dai “Rangers Treì”,il club dei tifosi con cui diverse volte Daniele era andato in trasferta in pullman per assistere alle partite di Treviglio. Insieme a mazzi di fiori dei colleghi e amici di Alessandro, volontario del Distaccamento dei vigili del fuoco di Treviglio. Ieri, giovedì, alle 15 nella Basilica di San Martino sono state celebrate le esequie funebri di Daniele che riposerà nel cimitero cittadino. Ciao Direttore, che ti sia lieve la terra!