Cronaca

Bocconi avvelenati nel giardino di casa: “Prestate attenzione”

A lanciare l’allarme è Marco Donghi dopo la disavventura capitata alla sua Belle che ha rischiato grosso dopo aver ingerito del topicida

Bocconi avvelenati nel giardino di casa: “Prestate attenzione”

Bocconi avvelenati nel giardino di casa, scatta la denuncia: “Prestate attenzione”. A lanciare l’allarme è Marco Donghi dopo la disavventura capitata alla sua Belle, cucciolotta di un anno, che lo scorso settembre ha rischiato grosso dopo aver ingerito un boccone risultato poi avvelenato.

Bocconi avvelenati in giardino

La segnalazione è partita a metà dello scorso mese quando Donghi ha scoperto nel giardino di casa, in via San Michele a Verdello, delle esche avvelenate.

“Non solo – ha spiegato Donghi – erano ricoperte anche da una sostanza urticante perché non appena le ho toccate ho subito avvertito un forte bruciore. Fortunatamente Belle – un incrocio tra un pastore maremmano e un golden retriever – non ha riportato gravi conseguenze. L’ho subito portata dalla veterinaria che mi ha consigliato di far analizzare le esche e pochi giorni fa ho avuto i risultati”.

Topicida e sostanze urticanti

L’Istituto di Zooprofilassi della Lombardia, a cui Donghi si è poi rivolto, ha analizzato i campioni e ha confermato che si tratta di bocconi avvelenati con sostanze anticoagulanti, nella fattispecie un topicida.

“Belle non è stata in sé per qualche tempo, era stanca e inappetente – ha raccontato – poi però fortunatamente si è ripresa. Non so perché qualcuno abbia voluto farle del male, è un cane tranquillo, non dà nessun disturbo. In famiglia abbiamo un altro meticcio, Rudy, di 15 anni e non ho mai avuto alcun problema nemmeno con il vicinato”.

“Prestate attenzione”

Donghi, però, ha voluto allertare anche le autorità competenti per evitare che possa succedere ancora.

“Ho presentato una denuncia contro ignoti ai carabinieri – ha detto – e inviato una segnalazione agli enti competenti allegando la documentazione e le immagini delle telecamere che, anche se non hanno ripreso l’autore, potrebbero essere utili per ricostruire l’accaduto”.