Intervista

Il mondo delle droghe cambia, ma l’emergenza resta

Come sta cambiando l'uso delle droghe nella Bassa? Chi le consuma e come fare per contrastare la tossicodipendenza: ne abbiamo parlato con Enrico Coppola, presidente di Aga

Il mondo delle droghe cambia, ma l’emergenza resta

Nuove sostanze, cambiamenti nelle abitudini e diffusione tra i giovanissimi, il presidente dell’Associazione genitori antidroga (Aga) di Pontirolo, Enrico Coppola, fa il punto sul mondo degli stupefacenti, continuamente in evoluzione.

Dipendenze, un mondo in cambiamento

In una recente intervista, partendo dai dati della relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze, ha commentato e condotto un’analisi del tema anche sul nostro territorio.

Quasi a zero il consumo di eroina, ma crescono cocaina e stimolanti…

“Negli ultimi anni ci sono stati e ci sono ancora oggi cambiamenti in corso nel mondo delle droghe, nel senso che registriamo quest’anno un ulteriore calo dei consumi di eroina, scesa a 1-2 dosi giornaliere ogni mille abitanti, in netto calo anche solo rispetto a due anni fa, quando le dosi giornaliere registrate erano cinque. Dall’altro lato, però, si assiste alla crescita della Ketamina e soprattutto della cocaina (quasi 30 dosi giornaliere per mille abitanti). Questo, a mio parere, perché è una droga meno stigmatizzata e socialmente più accettata, che impiega qualche anno prima di mostrare i propri effetti negativi e che per questo è più soggetta a un consumo di tipo ludico-ricreativo. Se l’eroina dà sin da subito effetti fisici negativi, le conseguenze della cocaina sono invece psicologiche”.

Tossicodipendenti sempre più giovani, e soggetti al multiuso

“Un’altra grave tendenza che rileviamo è quella del multiuso, con un significativo aumento di coloro che usano in concomitanza cocaina e alcol, o mix di sostanze, assunte insieme o alternate. La più usata rimane senza dubbio la cannabis, con ben 92 consumi giornalieri ogni mille abitanti. Rileviamo poi un abbassamento dell’età di consumo, con i primi approcci alla cannabis già a 12-13 anni: nei nostri servizi abbiamo in carico ragazzi di 16-17 anni che sono dipendenti già da quattro o cinque anni. Una tragedia, perché son ben noti i danni che le sostanze possono causare al cervello in quell’età, infatti non si sviluppa più in maniera naturale ma tende piuttosto ad adattarsi alla dipendenza delle sostanze, fissando ancor più la dipendenza”.

Come intervenire? Attività e servizi di Aga

”Aga a Pontirolo gestisce una comunità dove sono ospitate 45 persone, con un modulo specialistico anche per la diagnosi, e una comunità per minori. C’è poi la nostra comunità a bassa intensità per il rientro, a Brignano, e i due punti di Servizi Multidisciplinari Integrati, i SIM, fondati su aspetti relazionali e di approccio alla persona. Questo è importante, perché i tempi cambiano e bisogna stare al passo: le dipendenze da stimolanti sono diverse da quelle da eroina, non c’è un farmaco come il metadone in questi casi, ma è fondamentale piuttosto l’aspetto relazionale. Negli SMI di Treviglio e Terno d’Isola accogliamo in programma circa mille persone ogni anno”.

Disintossicazione, è possibile con Aga?

“Nella nostra comunità per adulti abbiamo, sul totale degli ospiti, una percentuale di circa il 30% che abbandona il percorso prima della sua conclusione. Chi invece riesce a portarlo a termine, nel 90% dei casi rimane astinente. Il lavoro però si basa su tempi lunghi, e prevede due anni residenziali in comunità e un anno in regime ambulatoriale, con un reintegro graduale e seguito nella vita quotidiana e con controlli periodici. In tutto lavorano con noi circa 50 tra dipendenti e consulenti, in un’equipe multidisciplinare altamente professionalizzata”.