Discarica fiume Serio. Legambiente attacca FOTO
Discarica fiume Serio, esposti di Legambiente Ghisalba contro alienazione dell’area e attivazione di una bonifica. «Le Amministrazioni conoscevano la situazione».
Discarica fiume Serio denunciata in cinque esposti
Cinque esposti di Legambiente rivelano la situazione attuale dell’area posta a sud della strada Francesca e a sud del depuratore comunale e in prossimità del fiume Serio e della strada al Tiro. Sono stati inviati al direttore del dipartimento ARPA di Bergamo Songini, al direttore generale ATS Bergamo Azzi, al presidente della provincia Matteo Rossi, il sindaco Antonio Pezzoli e al parco del fiume Serio. I lotti dell’area in questione sono diversi: alcuni sono stati donati dal demanio, altri sono sempre stati del Comune, altri del Parco.
Sversamento fognario per 15 anni
«Che l’area sia “inquinata” lo dimostra la nostra documentazione fotografica in data 18 agosto 2006, in cui compare un cartello che indica una non meglio precisata “riqualificazione“, con inizio lavori nel 1998 – si legge nell’esposto - A quanto ci risulta da testimonianze raccolte presso alcuni ex amministratori, l’area risulta oggetto di sversamento fognario ad iniziare dal 1975, per un periodo di almeno 15 anni, o almeno fino alla costruzione nel 1986/87 del depuratore consortile». Situazione che Legambiente ha documentato con foto relative a quegli anni e foto di uno scarico degli anni Ottanta.
Buca di scarico divenuta discarica
Oltre a ciò, una documentazione fotografica dell’attuale situazione con visibili i resti dello scarico nel Serio, lo stato delle rive del fiume. «Per 15 anni questa zona è stata lo scarico idrico del Comune che ha provveduto facendo una grossa buca – ha detto Franco Ferla – Ma almeno questo era risaputo. Infatti poi è stato costruito il depuratore. Ma ora in in questa buca ci hanno scaricato di tutto e i cittadini responsabili di questi atti ne dovranno rispondere. Così come le Amministrazioni successive non potevano non sapere. E mi riferisco a quella del dottor Pezzoli e alla Lega Nord».
Eternit, lana di roccia e marmi
«L’entrata della ex cava di ghiaia è ora chiuso da una sbarra – ha detto ancora Ferla – ma prima la gente ci entrava a scaricare di tutto quando la cava era ancora in funzione». Le foto documentano lo stato attuale di questa area che nel corso degli anni. «A sud del depuratore abbiamo trovato la parte peggiore – continua Ferla – lì sono entrati con le ruspe negli ultimi mesi e hanno cercato di raschiare per alleggerire il degrado. Abbiamo trovato eternit, lana di roccia e rifiuti di ogni tipo. Oltre a questo abbiamo trovato anche una discarica di marmi. Le guardie ecologiche del parco ci hanno riferito di avere già contattato le Amministrazioni».
L'area però è in vendita
In pratica l’intera area risulta già solo visivamente almeno degradata, con evidenza di rifiuti e scarichi anomali qua e là affioranti.«Chiediamo il vostro intervento – si legge nell’esposto - per approntare l’iter per una caratterizzazione dell’area ed una eventuale successiva verifica degli interventi di bonifica. Chiediamo inoltre la sospensiva della delibera di Giunta n.89, Comune di Ghisalba, relativa alla perizia di stima per alienazione dell’area». Perizia che stima, solo l’area in vendita, in 140mila euro.
Mostra fotografica in piazza
Per informare i cittadini sullo stato dei fatti, Legambiente organizza una mostra in piazza per domenica, invitando la popolazione a prendere coscienza della condizione in cui versa il parco del Serio. Il consigliere del partito democratico Giuseppe Maestri aveva già sollevato la questione il mese scorso con una mozione. Il sindaco aveva però risposto di non esserne a conoscenza.