Opere pubbliche

L’ex castello sarà messo “a disposizione della comunità”

A studiare e progettare gli spazi interni all'edificio, diventato da tempo di proprietà comunale, sarà l'architetto Damiano Rivoltella

L’ex castello sarà messo “a disposizione della comunità”

L’Amministrazione comunale di Calvenzano ha affidato l’incarico per la progettazione degli spazi interni dell’ex castello ed ex mulino di piazza Vittorio Emanuele II. L’edificio, che ha subito un restauro conservativo ad opera del privato attuatore di un ambito del Pgt, è da tempo passato di proprietà al Comune ed ora l’Esecutivo del sindaco Fabio Ferla lo destinerà a Centro civico e non solo.

Ex castello, al via la progettazione degli interni

L’ex castello (o ex mulino com’è conosciuto) di piazza Vittorio Emanuele II diventerà uno spazio “a servizio della comunità”. L’edificio è passato di proprietà da un privato al Comune di Calvenzano in seguito allo sviluppo di una ambito di trasformazione del Piano di governo del territorio che ha portato alla realizzazione, in via Vailate a sud della provinciale Rivoltana, di un magazzino di logistica. E a carico del privato attuatore dell’ambito è stato l’intervento, da circa 1,3 milioni di euro, per la messa in sicurezza, la ristrutturazione conservativa dell’immobile originario, oltre all’abbattimento dei manufatti che erano presenti sull’area verde antistante da 4mila metri quadrati. I lavori si sono conclusi nel mese di maggio ed ora l’Amministrazione guidata dal sindaco Fabio Ferla ha affidato l’incarico della progettazione degli spazi interni all’architetto Damiano Rivoltella che dovrà redigere lo studio di fattibilità tecnico ed economico dei lavori.

“L’architetto Rivoltella è stato assessore nella mia prima Giunta (con deleghe a edilizia, lavori pubblici e viabilità, ndr) nel 2015 ed è un professionista di mia piena fiducia – ha sottolineato il sindaco Ferla -. Damiano conosce Calvenzano, la sua storia e il suo vissuto, ha quindi una visione a 360 gradi e si è messo a disposizione per questa progettazione. Inoltre, da lui ci siamo fatti affiancare per la partecipazione al bando di Regione Lombardia “Strade Verdi”, che finanzia interventi di riconversione di strade o parti di esse con nuove opere di ridisegno dello spazio pubblico e di arredo urbano, con un progetto che riguarda piazza Vittorio Emanuele II dal Municipio sino all’ingresso delle scuole che è proprio il tratto dove sorge l’ex castello o ex mulino”.

L’edificio ospiterà gli uffici comunali, sale studio e per il co-working

Quella sull’edificio in centro storico sarà una progettazione particolare.

“La struttura dell’edificio è quella e non andremo a modificarla, ovviamente. In Giunta abbiamo già visionato alcune proposte che ci sono arrivati da studi che si occupano di arredi interni – ha aggiunto il sindaco Ferla -. Vogliamo evitare nuove strutture murarie all’interno dell’ex castello, oltre a quelle presenti che sono muri portanti, quindi l’intenzione è quella di utilizzare pareti mobili per far sì che gli ambienti siano modulabili a seconda delle necessità e fruibili al meglio. Quello che vogliamo realizzare è uno spazio che sia a disposizione della comunità calvenzanese e, in gran parte, sarà anche adibito ad uffici comunali perché l’attuale immobile che li ospita avrebbe bisogno di una manutenzione massiccia, intorno ai 500mila euro, a causa delle infiltrazioni d’acqua. Poi avrà, ad esempio, spazi studio per gli universitari, che a Calvenzano non ci sono, piuttosto che spazi per il co-working e altro ancora. Stiamo anche valutando l’opportunità di spostare nell’ex castello-mulino anche la sala consiliare. Lo studio dovrà poi delineare cosa sarà l’area esterna da 4mila metri quadrati: l’abbiamo pensata come un parco a giardino che farà da unione tra il centro storico, le scuole e il parco del Volontariato che negli anni abbiamo attrezzato a parco giochi. La realizzazione dello studio di fattibilità, poi, ci darà anche le cifre dell’investimento necessarie, contando solo che tra finestre e porte finestre abbiamo 80 serramenti da installare, e in base a queste come Amministrazione dovremo ragionare se intervenire con mezzi propri di Bilancio, quindi oneri di urbanizzazione, o rivolgendoci a Cassa Depositi e Prestiti per accendere un mutuo, visto che i tassi in questo periodo sono favorevoli”.

Osservati tempi di “riposo” per la maturazione dei materiali

Il primo cittadino di Calvenzano, concludendo, ha spiegato anche perché da maggio a oggi si è atteso nel proseguire l’iter di intervento sull’edificio.

“Attendere è stato provvidenziale perché l’edificio era privo di fondamenta e si è dovuto ovviare a questa cosa. I muri originari sono stati “ingabbiati” e puntellati con pilastri di cemento armato, sui quali poggia il nuovo tetto, così da rendere antisismico l’edificio. E’ stata realizzata una soletta così da avere un secondo piano che sarà collegato con scale e un ascensore – ha concluso Ferla -. I tempi d’attesa consentono una “decantazione” dei calcestruzzi che andranno a consolidarsi. Questo ci consentirà di andare a lavorare, in primavera, su un edificio stabile dal punto di vista della maturazione dei materiali utilizzati”.