Giornate d'Autunno

Per i 50 anni di attività del Fai si “scoprono” le bellezze di Palosco

Sabato 11 e domenica 12 porte aperte nelle aziende, mostre, percorsi naturalistici per conoscere da vicino le particolarità del piccolo borgo

Per i 50 anni di attività del Fai si “scoprono” le bellezze di Palosco

Oltre 700 luoghi eccezionali, solitamente non visitabili, poco conosciuti e lontani dai consueti itinerari turistici, saranno protagonisti delle Giornate Fai d’Autunno 2025, in programma sabato 11 e domenica 12 ottobre in 350 città, da nord a sud della Penisola. Torna per la quattordicesima edizione il grande evento di piazza che il Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica ogni autunno al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. E quest’anno c’è un compleanno speciale da festeggiare: i primi 50 anni di attività del Fai a tutela dei beni e delle ricchezze italiane.

Giornate del Fai d’Autunno a Palosco

Per questa edizione, il Gruppo Fai della Bassa Bergamasca, guidato dall’architetto Pierangela Giussani, sabato 11 e domenica 12 ottobre ha deciso di spingersi verso il confine orientale della nostra provincia per svelare i tesori nascosti di Palosco, la cittadina bergamasca situata proprio dove il fiume Oglio incrocia i torrenti Cherio e Rillo.

Le aziende

Fondmetal Spa

Tra le realtà imperdibili da visitare c’è la Fondmetal S.p.A., fiore all’occhiello dell’industria siderurgica bergamasca, fondata nel 1972, attiva nel campo della produzione delle ruote in lega leggera per auto da corsa. Dalla produzione delle testate e dei basamenti destinati alla Maserati Biturbo, l’azienda è arrivata sino alle competizioni in Formula 1 grazie alla fornitura di cerchi per la scuderia Williams. Nella sede è stata anche attivata una galleria del vento sfruttata da diverse scuderie per le prove aerodinamiche. Saranno proprio i titolari e i dipendenti a guidare i visitatori alla scoperta del parco macchine da corsa, dello show room e alla fonderia, i più fortunati potranno godere anche della presenza di un ospite speciale…

Alessi Compassi

Sempre alla scoperta delle eccellenze dell’industria del territorio, si potrà visitare anche l’azienda Alessi Compassi, emblema della tradizione paloschese nella produzione di questo strumento, che ha regalato al paese la nomea di “capitale europea del compasso”.

Arte e tradizioni

Come sempre, non potranno mancare arte e architettura. Tra le perle si annovera l’Oratorio di San Pietro, originariamente chiesa ad aula unica di epoca presumibilmente longobarda, ampliata poi alla fine del XVII secolo in concomitanza con l’intitolazione al Santo apostolo padre della Chiesa Cattolica. Le visite saranno condotte dai ragazzi dell’Istituto superiore Simone Weil di Treviglio, per l’occasione “Apprendisti Ciceroni”, sotto la guida dei loro insegnanti e dei volontari del Gruppo della Bassa Bergamasca.

E ancora: piazza Castello dove saranno allestite mostre e laboratori per scoprire la manifattura e le tradizioni contadine di Palosco.
Nei corridoi dell’ex edificio delle scuole, attualmente adibito a centro civico, si potrà ammirare una mostra sulla lavorazione della madreperla allestita dagli studenti della scuola media. All’interno del polo dell’industria bergamasca del bottone, attiva nel Novecento tra i comuni di Bolgare, Chiuduno e Treviglio, grazie all’intraprendenza di alcune famiglie tedesche e milanesi, Palosco si distinse infatti per la produzione di bottoni in madreperla avviata sul territorio dalla famiglia Comotti. Al primo piano del Centro Civico, nella sala adibita a sala del Consiglio comunale, sarà visitabile invece un’esposizione sulla coltivazione e produzione del mais, a narrare la storia di questa caratteristica attività agricola saranno gli studenti delle medie che racconteranno anche la storia di Palosco sui resti del castello, un tempo difeso da un fossato e collegato dal ponte levatoio, e del quale oggi resta solo la base del mastio e sul percorso sono visibili una lastra tombale e un piano d’altare ancora integri ritrovati nella campagna circostante.

Per gli iscritti Fai aprirà anche la chiesa parrocchiale di San Lorenzo che si erge a fianco della torre campanaria sui resti di un antico edificio sacro di origine medievale modificato a più riprese nel corso dei secoli.  In un unico tour saranno poi visitabili alcune delle dimore storiche poste a confine del centro storico del paese, lungo la via Marieni, offrendo punti di vista differenti: Casa Calepio Zanchi e Casa Calepio Ceresoli. Poi il tour proseguirà verso gli orti e quindi ad un’altra dimora storica (attualmente un cantiere) di cui sarà visibile solo la facciata in fase di ristrutturazione.

Poco lontano dal centro, lungo le sponde del fiume Oglio sarà poi visitabile l’Oratorio di Santa Maria della Visitazione, risalente al 959 d.C. e attualmente inglobato all’interno di una residenza per anziani.

Presbiterio Visitazione

Natura

Per gli amanti della natura, infine, proprio in occasione delle Giornate Fai d’Autunno, i volontari dell’Associazione “Fuori dal Coro” accompagneranno i visitatori lungo percorso naturalistico sul fiume Oglio partendo dal Mulino all’incrocio dei torrenti Cherio e Rillo. Chiese, cappelle e cascine decorano il paesaggio che grazie all’acqua si è conservato nel corso del tempo e si è rivelato fondamentale per lo sviluppo e l’evoluzione del paese.