L’Amministrazione comunale di Treviglio ribadisce il suo sì all’autostrada Treviglio-Bergamo, ma condizionato alle compensazioni e mitigazioni ambientali. Una posizione che è stata ora “ufficializzata” con le osservazioni al progetto depositate nei giorni scorsi, rese pubbliche nel corso del Consiglio comunale di martedì 30 settembre 2025. All’ordine del giorno c’era infatti l’interpellanza presentata dalla capogruppo di opposizione Matilde Tura, che chiedeva appunto conto di quali richieste erano stato avanzate dal Comune.
Presentate 24 osservazioni

Sono 24 le osservazioni che sono state presentate, praticamente tutte con il comune denominatore della salvaguardia ambientale, del territorio e del settore agricolo. Con un grande riguardo alle frazioni Geromina e Castel Cerreto che sono pesantemente interessate dal tracciato dell’autostrada. Per quest’area, come sottolineato in Aula dal sindaco Juri Imeri, a creare maggiori preoccupazioni sono l’area di cantiere prevista in Geromina, a ridosso della Valle del Lupo. L’Amministrazione chiede una diversa dislocazione e nel contempo un tracciato alternativo per i mezzi pesanti coinvolti, escludendo via Canonica e un’alternativa al collegamento tra via Pontirolo e la Ex Statale 11 che eviti il transito nel quartiere Nord. Restando nella Valle del Lupo, il Comune ha chiesto, per ridurre l’impatto ambientale, di unire in unico ponte verde gli ecodotti. Per quello che riguarda la galleria che interessa via Contessa Piazzoni è stato invece chiesto di ampliarlo sino a 120 metri per tutelare l’accesso alla strada.
Le richieste per via Ada Negri e le Pezzoli
Importanti richieste sono state fatte anche per via Ada Negri e la località Pezzoli. Nel primo caso è stata sottolineata la necessità di allargare la strada e di prevedere una pista ciclabile. Inoltre, per allontanare la sede viaria dall’azienda chimica “Corden Pharma”, è stata chiesta una variante nel tratto tra la linea ferroviaria e via Bergamo. In località Pezzoli è invece previsto il passaggio dell’autostrada su un terrapieno. Una soluzione giudicata di forte impatto perché pregiudica il cono di visuale tra il castello di Cassano d’Adda e il campanile di Treviglio. La richiesta è di prevedere filari di alberi per mitigare l’impatto. Inoltre, l’osservazione prevede la realizzazione di una pista ciclabile lungo la Ex Statale 11, da collegare al sottopasso ciclabile che conduce alla Cascina Pezzoli.
Le osservazioni dell’opposizione
Mercoledì 1 ottobre 2025, nella sede del Circolo del Pd di Treviglio, sono state presentate anche le osservazioni dell’opposizione. Alla conferenza stampa, oltre alla coordinatrice Mariagrazia Morini e alla capogruppo Matilde Tura, erano presenti anche Francesco Calderone e Renato Mora, rispettivamente segretario del Pd e capogruppo di minoranza di Dalmine, e Gerardo Racano, capogruppo di opposizione di Boltiere.

“Il nostro “no” all’autostrada non è ideologico, ma nel merito – ha sottolineato Morini, che ha poi annunciato che a Treviglio la raccolta firme a sostegno delle osservazioni che verranno raccolte da Legambiente Lombardia ha toccato quota 700 – Innanzitutto perché il progetto è differente rispetto a quello originario. Poi perché esistono delle alternative che non sono state valutate. E infine non c’è sostenibilità economica”.
Matilde Tura è poi entrata nello specifico, partendo dal colpo di scena dei giorni scorsi.
“Il progetto, per Treviglio, è basato sul vecchio Pgt del 2012 e non su quello del 2024 – ha sottolineato – E di cose ne sono cambiate in dodici anni. Motivo per cui un’osservazione chiede di utilizzare lo strumento urbanistico vigente, con il conseguente calcolo corretto degli importi per gli espropri”.
“Serve un’alternativa”
Un’altra osservazione riguarda la scelta del tracciato, in gran parte compreso all’interno del Plis. La richiesta è di prevedere “una alternativa come in più fasi ipotizzato”. Tura ha poi sottolineato l’assenza di significative mitigazioni ambientali.
“Nonostante un contributo pubblico di 146 milioni di euro – ha attaccato – l’attenzione al territorio è un aspetto completamente assente. La Valle del Lupo, ad esempio, verrà squarciata da un cratere delle dimensioni di una campo da calcio, con alle estremità due gallerie in cemento di 30 metri. E’ auspicabile quindi una soluzione completamente interrata”.
E, la stessa soluzione, viene chiesta con la galleria al di sotto di via Piazzoni, di cui si chiede l’allungamento.
Il tema del cromo esavalente
Per quanto riguarda il viadotto sulla ex Statale 11 le opposizioni chiedono, in linea con il Comune, una significativa mitigazione ambientale e il collegamento ciclopedonale con la località Pezzoli. Viene poi chiesto lo spostamento dell’area di cantiere previsto in Geromina “così da evitare ulteriore compromissione dell’area e limitare i disagi legati al transito dei mezzi di cantiere in un contesto inadeguato”. E, infine, Matilde Tura ha sollevato il caso dell’inquinamento della falda da cromo esavalente, che risale al 2000.
“Forse ci si è dimenticati del problema – ha detto – ma tale elemento impone una adeguata valutazione nelle analisi di accompagnamento al progetto autostradale, prevedendo un attento monitoraggio per tutte le fasi di scavo della trincea autostradale e nella movimentazione degli inerti”.