Il calo demografico non risparmia nessuno. Nemmeno quei territori che, come Rivolta d’Adda, possono contare su una rete efficiente di servizi e su una posizione strategica, a due passi da Milano. La prima conseguenza concreta arriva dalla Fondazione Asilo Infantile, che annuncia la chiusura di una delle otto sezioni della scuola di via Porta Rocca.
Chiude una sezione dell’asilo
I numeri parlano chiaro e raccontano una tendenza ormai difficile da ignorare: otto anni fa i bambini iscritti all’asilo superavano quota 200, l’anno scorso erano scesi a 160, oggi sono 147. Una flessione che ha costretto il Consiglio di Amministrazione della Fondazione a prendere una decisione sofferta, ma inevitabile.
“A seguito di un’attenta analisi delle iscrizioni e delle disposizioni ministeriali – recita un comunicato del CdA – non è possibile mantenere attive tutte le sezioni. Quest’anno, il Consiglio di amministrazione ha deliberato la chiusura della sezione dei verdi, la più piccola per metratura e attualmente sprovvista dell’insegnante titolare”.
Una scelta che, sottolinea la Fondazione, è stata accompagnata da una riorganizzazione attenta e pensata per tutelare al massimo il benessere dei piccoli.
“Tutti i bambini che avrebbero fatto parte di tale sezione sono stati accolti nelle altre classi, garantendo una distribuzione equilibrata e assicurando un ambiente educativo ancor più ricco di stimoli, relazioni e opportunità di crescita. Le sette sezioni rimaste saranno seguite con continuità da nove insegnanti assicurando così una copertura più solida e attenta”.
Parla la presidente
A raccontare cosa c’è dietro questa decisione non sono solo i numeri dell’asilo, ma anche il tono e le parole della presidente della Fondazione, Tiziana Marino, che ha voluto condividere il senso profondo del cambiamento.
“Grazie alla professionalità della nostra coordinatrice didattica Elena Bertini e all’impegno del corpo docente abbiamo scelto di mettere al centro del nostro percorso l’accoglienza e la cura non solo dei bambini, ma anche delle famiglie”.
Un cambiamento, ammette la presidente, che può far sorgere qualche timore, ma che è stato affrontato come un’occasione di crescita.
“Visti i tempi brevi, insieme al collegio docenti, ho cercato di fare in modo che tutti (genitori e bambini) potessero affrontare il cambiamento con serenità, anche se sempre difficile e faticoso per le emozioni che fa scaturire. Siamo consapevoli che ogni cambiamento possa generare un po’ di dispiacere, ma crediamo che questa riorganizzazione rappresenti anche una preziosa opportunità per favorire nuove amicizie, rafforzare l’apprendimento condiviso e sostenere lo sviluppo delle competenze dei nostri alunni”.
L’approccio è stato quello del passo condiviso, fatto con attenzione e accompagnamento.
“Un passo dopo l’altro, insieme, abbiamo deciso quale strada percorrere, come organizzare il passaggio da una sezione all’altra. L’immagine della valigia delle vacanze ci ha aiutato a dare forma a tante piccole e grandi borse nelle quali abbiamo riposto oggetti, giochi, libri, materiali per noi significativi e che desideravamo continuassero ad accompagnarci lungo il percorso scolastico”.