Un comunicato del circolo di Forza Italia di Cologno al Serio in cui si mette in dubbio la capacità della prima cittadina Chiara Drago di conciliare al meglio gli impegni della vita pubblica, professionale e privata ha scatenato un’aspra polemica.
L’attacco di Forza Italia
Dal primo settembre la sindaca è diventata dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Zanica e Comun Nuovo, congratulazioni, dice il presidente degli azzurri Giovanni Boschi a nome del Direttivo, «per il successo professionale e lavorativo, certi che tale incarico soddisferà appieno i suoi desideri ed i propri sogni». Ma, c’è sempre un “ma”.
“Questa sua nuova esperienza professionale ci fa porre però delle riflessioni e dei timori – si osserva nella nota a firma di Boschi – l’Istituto comprende due scuole elementari, due medie e una materna e questo ruolo certamente di grande prestigio economico e personale, è tuttavia di totalizzante impegno, e distoglierà sicuramente la nostra prima cittadina dalle proprie responsabilità amministrative e dalle reali problematiche dei colognesi”.
Un attacco personale pesantissimo.
“Sappiamo che non vi è incompatibilità tra le cariche – mette le mani avanti il presidente – ma ci chiediamo come possa la sindaca “guidare” l’Amministrazione comunale ed occuparsi delle crescenti difficoltà dei concittadini, conscia che il nuovo incarico la costringerà lontano dai colognesi a gestire cinque scuole in altri Comuni. Non dimentichiamo che un sindaco deve essere costantemente in rapporto ed in ascolto dei propri cittadini, soprattutto in una realtà esigente ed importante come quella di Cologno al Serio”.
E non basta, gli azzurri lanciano un’altra poderosa bordata, accusando Drago di “latitanza”.
“Ci permettiamo di annotare, con amarezza, che già da tempo la sindaca appare disattenta ed indifferente (ed è un eufemismo) alle problematiche e necessità dei colognesi, quali la viabilità, il sociale, la piaga dei rifiuti abbandonati, la chiusura dell’ufficio postale ecc… Notiamo altresì le assenze a numerose manifestazioni ufficiali, a cui aveva sempre presenziato in passato ed ora delegate agli assessori”.
Nel comunicato stampa peraltro Forza Italia precisa di non essere “aprioristicamente contraria ai doppi o tripli incarichi”, ribadendo però la sua preoccupazione per un eccessivo “accumulo”.
“Drago mancherà ancor più di dedicare la giusta attenzione alle urgenze della nostra comunità, realtà importante e complessa, da ‘governare’ con dedizione e passione” incalza.
Boschi non risparmia neanche il resto della Giunta.
“Temiamo inoltre che, pur delegando maggiormente gli assessori, l’apporto sarebbe comunque limitato perché in Giunta vi sono assessori che già hanno doppi ruoli e tempo limitato – fa notare – Nelle nostre correnti osservazioni non tralasciamo di sottolineare la questione etica, che di questi tempi sembra ormai un optional. Il Direttivo ha la seria preoccupazione che venga a mancare una convinta attività amministrativa: ecco perché chiediamo a Drago come pensa di conciliare il proprio ruolo di sindaca, dirigente scolastica, attivista politica nel Partito Democratico con la vita privata, senza mancare di rispondere alle istanze dei cittadini”.
La replica furiosa di Drago: “Sessismo anni ’50”
La domanda, si è chiesta la prima cittadina, sarebbe stata posta se al suo posto ci fosse stato un uomo? È certa di no, e bolla la polemica come figlia di una visione maschilista della società, che dovrebbe essere relegata al passato.
“Siamo nel 2025, ma Forza Italia dove vive? A leggere il comunicato sembra di sfogliare un manuale degli anni ’50: ‘Una donna non può fare due cose insieme, figuriamoci amministrare un Comune, lavorare e avere pure una famiglia!’ – ha schernito gli avversari – Peccato che non sia solo folclore d’altri tempi, soprattutto quando a veicolare queste affermazioni sono presunti politici che dovrebbero sforzarsi di essere migliori della società che rappresentano. Perché sia chiaro: non stiamo parlando di politica, ma di un attacco personale meschino e irrispettoso. Perché sì, oltre a essere sindaca, sono anche dirigente scolastica. Una cosa normalissima in Italia: migliaia di sindaci hanno un lavoro. Ma quando a farlo è una donna, improvvisamente diventa scandalo, inopportuno e persino motivo di sarcasmo da parte di chi pensa che una donna non dovrebbe vivere del proprio lavoro. Probabilmente per Forza Italia il multitasking è una virtù solo se esercitato da un uomo con la cravatta”.
Imbufalita, Drago. Tanto più che le donne sono abituate da sempre a conciliare i diversi impegni con la famiglia, a differenza di quanto ancora oggi fanno molti gli uomini, e ad affrontare molti più ostacoli per fare carriera.
“E poi la perla: chiedersi come io possa conciliare il Comune, la scuola, l’attivismo politico e addirittura la mia vita privata – ha fatto sapere indignata – Tradotto: ‘Ma come osa una donna avere una famiglia e non rinchiudersi in cucina?’. Davvero questa è la loro idea di opposizione politica? Se fossi un uomo, scommetto che dal loro punto di vista lo avrebbero raccontato come una storia epica di sacrificio e dedizione. Ma sono una donna, quindi diventa un’accusa: come farà, sarà all’altezza? E la famiglia?”.
Rispedita al mittente anche l’accusa di essere lontana dai colognesi.
“La realtà è che li incontro, li ascolto e lavoro con loro ogni giorno – ha tagliato corto – Delegare alcune rappresentanze agli assessori non significa assenza, ma squadra. Certo, se l’idea di politica è ancora quella dell’’uomo solo al comando’, capisco lo smarrimento. Chiudo con una certezza: continuerò a fare il mio lavoro con serietà e passione. Non mi farò intimidire da chi usa strumenti tanto bassi. E mentre io guardo avanti, altri restano aggrappati a vecchi schemi patriarcali che purtroppo, ancora oggi, non appartengono al museo della Storia, ma al presente che dobbiamo cambiare”.