E’ stato firmato oggi, mercoledì 24 settembre 2025, il Protocollo per la prevenzione amministrativa antimafia nel settore
turistico-alberghiero e della ristorazione tra la Prefettura di Bergamo e i Comuni di Bergamo, Dalmine, Romano di Lombardia e Seriate.
Protocollo antimafia, Romano c’è
L’iniziativa, promossa dal Ministero dell’Interno, rappresenta un significativo strumento per rafforzare l’azione amministrativa di prevenzione e contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata in comparti strategici dell’economia locale e nazionale, quali i settori turistico-alberghiero e della ristorazione, attraverso un sistema di controlli basato su indicatori di rischio concreti e sull’analisi dei dati emersi da precedenti attività investigative.
Nel corso dell’incontro, il Prefetto, rivolgendosi ai sindaci dei Comuni sottoscrittori, ha ricordato che “le organizzazioni mafiose hanno ormai assunto modalità d’azione sempre più sofisticate e meno visibili, puntando a infiltrarsi silenziosamente nel tessuto economico, in particolare nei settori più redditizi come quello alberghiero, turistico e della ristorazione”.
“In tale contesto – ha precisato il prefetto Luca Rotondi – la prevenzione non può più limitarsi a semplici controlli formali, ma deve fondarsi su un approccio integrato, capace di coniugare tempestività e accuratezza nelle verifiche, tanto più in un territorio come quello bergamasco, nel quale i settori in questione stanno attraversando una fase di continua espansione”.
Nasce l’Osservatorio provinciale
Il Protocollo, che avrà validità triennale e sarà rinnovabile su accordo delle parti, prevede, tra le varie misure, la costituzione di un Osservatorio provinciale, con il compito di raccogliere e analizzare dati, monitorare le tendenze e individuare indicatori di rischio utili a orientare le strategie di prevenzione. Il documento definisce inoltre gli impegni operativi dei Comuni sottoscrittori, tra cui la richiesta della comunicazione antimafia per le attività avviate tramite SCIA nei settori indicati nel protocollo, selezionate sulla base degli indicatori di rischio emersi dall’Osservatorio, con particolare attenzione alle nuove aperture, subingressi e variazioni.
Il prefetto: “Forte segnale a tutela della legalità”
La Prefettura, dal canto suo, assicurerà gli approfondimenti previsti dal Codice antimafia e condividerà, ove necessario, gli esiti delle verifiche
condotte in seno al Gruppo interforze antimafia in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Nel sottolineare l’importanza dell’iniziativa, il Prefetto ha infine ribadito che “la firma di questo Protocollo rappresenta un forte segnale di attenzione da parte delle istituzioni alla tutela della legalità, elemento imprescindibile per garantire concorrenza leale, sviluppo economico sano e fiducia nei confronti delle imprese che operano nel rispetto della legge”.