Lutto in città

L’ultimo saluto all’onorevole Ettore Pirovano nella chiesa parrocchiale

Molti politici e figure delle Istituzioni e delle Amministrazioni locali hanno accompagnato il 76enne onorevole nel suo ultimo viaggio. Sulle note dell'amato blues con "Georgia on my mind"

L’ultimo saluto all’onorevole Ettore Pirovano nella chiesa parrocchiale

Ministri, consiglieri regionali e provinciali, tanti sindaci e amministratori locali hanno preso parte nella chiesa parrocchiale dei SS. Fermo e Rustico questa mattina, sabato 20 settembre, per l’ultimo saluto all’onorevole Ettore Pirovano figura di primo piano della Lega Nord, mancato mercoledì, all’età di 76 anni, nella sua casa in Toscana. A celebrare il rito funebre il parroco di Caravaggio Monsignor Giansante Fusar Imperatore.

L’addio all’onorevole Ettore Pirovano nella Parrocchiale di Caravaggio

Il mondo della politica ha dato l’ultimo saluto all’onorevole Ettore Pirovano, spentosi mercoledì all’età di 76 anni in Toscana, questa mattina nella chiesa parrocchiale di Caravaggio, città della quale è stato sindaco dal 1997 al 2006, poi vicesindaco e assessore e ancora consigliere comunale. Tante le figure istituzionali che si sono stretti nel dolore della figlia Daisy Pirovano, senatrice della Repubblica, ex sindaco per tre mandati e oggi consigliere comunale di minoranza a Misano di Gera d’Adda, e della moglie Silvia Del Secco, sposata nel 2022 e con la quale si era ritirato a vita privata in Toscana. In prima fila il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie del Governo Meloni, Roberto Calderoli, amico e collega di partito di Pirovano, gli ex parlamentari Giacomo Stucchi e Daniele Belotti, il consigliere regionale Pietro Macconi, il sindaco di Caravaggio Claudio Bolandrini, il presidente del Consiglio comunale Carlo Mangoni, l’assessore all’Ambiente Marco Cremonesi, il consigliere Rocco Lombardo, il primo cittadino di Treviglio Juri Imeri con la vicesindaco Pinuccia Prandina, l’assessore regionale Claudia Terzi, il consigliere regionale Pietro Macconi di Fratelli d’Italia e il vicepresidente della Provincia di Bergamo Umberto Valois. E ancora i sindaci di tanti Comuni della Bassa bergamasca come Fabio Ferla (Calvenzano), Ugo Rivabene (Arzago), Ivan Tassi (Misano), Simone Piana (Mozzanica), l’assessore Marco Monzio Compagnoni (Fornovo), l’assessore caravaggino Marco Cremonesi, l’ex sindaco di Vailate Paolo Palladini, l’ex assessore di Misano Piero Pilenga, gli ex assessori di Caravaggio Laura Imeri, Giuseppe BrigattiGianni Testa, Giacomo Canevisio e Luca Botti, diversi ex consiglieri e l’ex segretario comunale e provinciale Benedetto Passarello, Davide Leoni, segretario della Lega caravaggina, oltre a tanti amici, cittadini, conoscenti. Presenti alle esequie dell’onorevole Pirovano anche i rappresentati delle Forze dell’ordine, la Polizia locale di Caravaggio e i volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo.

“Non ci sono titoli davanti alla parola del Signore”

La cerimonia funebre dell’onorevole Ettore Pirovano è stata composta, nel cordoglio dei presenti, e dal pulpito Monsignor Fusar Imperatore – che ha portato alla figlia Daisy e ai familiari le condoglianze del vescovo di Cremona Monsignor Antonio Napolioni – ha ricordato l’uomo che per tanti anni ha rappresentato i suoi concittadini nelle Istituzioni, sino ai livelli più alti, affidando la sua anima al Signore.

“Non ci sono titoli davanti alla parola del Signore – ha detto – ce n’è solo uno prezioso ai suoi occhi, quello che il nostro fratello ha ricevuto nel momento del battesimo, quando anche lui Dio ha detto ‘Tu sei mio figlio’ – ha affermato il sacerdote tra le altre cose – Se è doverosa la riconoscenza per il bene che abbiamo ricevuto, è però altrettanto vero che davanti agli occhi del Signore non contano la quantità o l’importanza delle opere che abbiamo compiuto ma quali di queste noi abbiamo fatto in comunione con lui. E questo lo sa soltanto il Signore. A volte facciamo fatica a riconoscere se i progetti che coltiviamo sono davvero in sintonia con la sua volontà, la Liturgia ricorda che nessuno vive per se stesso. Quello che fa un uomo pubblico è sotto gli occhi di tutti ma non necessariamente questo dice che siamo in grado di fare ‘per e con il Signore’… questo è il segreto posto nel profondo di noi stessi nel quale è capace di guardare solo il Signore. Anche i familiari più stretti che hanno condiviso azioni, situazioni, momenti di gioia e sofferenza che il nostro fratello ha vissuto, non sono entrati fino in fondo in quel luogo privato che dentro di no dice dell’intima comunione col Signore e la profonda intenzione che muove le nostre azioni, lì solo Lui entra. Il nostro fratello Ettore non è più qui in mezzo a noi, ma possiamo ancora incontrarlo ogni volta che incontreremo il Signore e a voi resterà di continuare a coltivare quelle dinamiche e quelle attitudini che abbiamo ascoltato, metterle in evidenza – ha concluso – Non parlo di grandi opere, non parlo di cose stupefacenti da compiere, ma di una purificazione interiore delle intenzioni con cui facciamo le nostre scelte perché l’attenzione verso gli altri, in modo particolare le persone in difficoltà, quelle che soffrono, che sono nella povertà, tutte queste realtà siano al centro del nostro cuore”.

La cerimonia chiusa sulle note blues di Ray Charles

Ettore Pirovano, oltre alla politica, aveva una grande passione per la musica blues che amava suonare con le sue chitarre. All’uscita del feretro dalla chiesa parrocchiale, prima di recarsi al cimitero di Caravaggio per la tumulazione, in sua memoria hanno risuonato le note del celeberrimo brano di Ray Charles “Georgia on my mind”. Brano scelto e voluto proprio dallo stesso Pirovano per il suo funerale.

La partecipazione al lutto di Misano e il “grazie” della figlia Daisy

In occasione del funerale dell’onorevole Ettore Pirovano il sindaco di Misano Ivan Tassi – paese in cui il 76enne ha vissuto a lungo, prima del trasferimento in Toscana – ha decretato la partecipazione al lutto dell’intera cittadinanza esponendo le bandiere istituzionali abbrunate per tutta la giornata di oggi, sabato, sulla facciata del palazzo municipale in via Roma e portando in chiesa il Gonfalone comunale abbrunato.
La figlia Daisy ha scelto di tenere riservato il suo cordoglio per la scomparsa del padre Ettore, affidando ad un post su Facebook però il suo pensiero di gratitudine a quanti, in questi giorni e in vari modi, le sono stati vicini.

“Se solo tutto questo amore che ho intorno si potesse imbottigliare, per berne un sorso nei giorni in cui hai sete e ti sembra di averne finite le scorte. Lo vedo negli occhi degli amici e lo sento negli abbracci più forti e nei sorrisi più sinceri – ha scritto ieri la senatrice -. Un mare di amore che si infila nelle crepe del cuore e cura ogni ferita. Se solo ci rendessimo conto, ogni giorno, della differenza che può fare il saper dimostrare il bene in modo così spontaneo e senza filtri. Grazie infinite per la vicinanza e mi scuso se non riesco ancora a rispondere ai tantissimi messaggi che mi state mandando, qui o privatamente”.