Non si placa la scia di furti in abitazioni che sta colpendo Fornovo e tra i cittadini monta la rabbia, sfogata soprattutto sui social. Nel mirino è finita anche l’Amministrazione comunale tacciata di non preoccuparsi della questione sicurezza. Ferma la replica del sindaco Fabio Carminati che, però, fa un appello. “Noi come Comune il nostro lo abbiamo fatto. Serve un intervento strutturale da parte dei Ministeri interessati affinché vengano potenziati gli organici delle forze dell’ordine”.
Fornovo è vittima di una scia di furti in abitazioni
Un senso di insicurezza e di rabbia sta montando tra i cittadini di Fornovo a causa di continui episodi di furti o tentati furti che si stanno verificando in paese. Con una frequenza ormai settimanale. E sui social lo sfogo dei cittadini ha preso di mira anche il sindaco Fabio Carminati e la sua Amministrazione rei, a detta di alcuni, di non essere riusciti a garantire la sicurezza.
“Comprendo il disagio che alcuni cittadini stanno vivendo, io stesso sono stato colpito personalmente da un furto in casa nel novembre del 2023, quel senso di insicurezza che sta emergendo – ha spiegato il primo cittadino -. Come Amministrazione siamo in stretto contatto con i carabinieri di Caravaggio, di Treviglio e di Bergamo. Quello dei furti è un problema non solo di Fornovo ma anche di altri paesi sul nostro territorio e, insieme ad altri sindaci, abbiamo scritto alla prefettura facendo presente quello che si sta verificando e chiedendo che si intensifichino i pattugliamenti. La sicurezza non può essere delegata ai soli Comuni. L’arrivo delle grandi infrastrutture, come l’autostrada Brebemi, ha favorito il fenomeno del “pendolarismo” da parte dei malviventi. Serve, quindi, un intervento strutturale da parte dei Ministeri interessati affinché vengano potenziati gli organici delle forze dell’ordine. Perché noi, come Comune, il nostro lo abbiamo fatto e, dai dati ufficiali che abbiamo, il trend dei furti dal 2021 al 2025 nella Bassa risulta essere in calo”.
Telecamere e sorveglianza privata sul territorio
Il sindaco Carminati, utilizzando il canale WhatsApp istituzionale, ha puntualizzato alcuni aspetti legati agli interventi messi in campo per garantire maggiore sicurezza in paese.
“Desidero precisare che le telecamere di videosorveglianza comunali sono tutte regolarmente funzionanti e che Fornovo San Giovanni dispone di un sistema di sorveglianza tra i più estesi della Bassa Bergamasca: oltre 60 telecamere attive e 12 lettori targhe posizionati su tutti gli accessi al paese, operativi e perfettamente funzionanti – ha postato -. È importante sottolineare che la denuncia è strettamente necessaria: solo a seguito della presentazione formale della denuncia, infatti, le Forze dell’Ordine, uniche autorizzate ad accedere, possono procedere con lo sbobinamento delle registrazioni delle telecamere per le indagini. Le segnalazioni sui social o presso gli uffici comunali non hanno alcun valore ai fini legali e non permettono di attivare la procedura investigativa. Ricordo inoltre che come Comune abbiamo attivo un contratto con l’istituto di vigilanza “GSI”, al quale è stato richiesto di intensificare i passaggi di controllo nelle aree pubbliche. Naturalmente, transitando all’interno dei quartieri, viene buttato un occhio in generale al contesto abitativo”.
La difesa del lavoro della Polizia locale
In un post successivo il sindaco Carminati è intervenuto anche per mettere a tacere le polemiche social sul servizio di Polizia locale che, attualmente, vede il Comune di Fornovo – insieme a Caravaggio, Brignano, Mozzanica e Pagazzano – unite in convenzione nel Distretto della Bassa Bergamasca Occidentale con la città di Caravaggio come capofila.
“Quando siamo usciti dall’Unione Terre del Serio, il servizio di Polizia locale era ormai in fase di chiusura. Abbiamo scelto di non rassegnarci e di costruire, insieme ad altri Comuni, un distretto nella Bassa Bergamasca Occidentale capace di garantire professionalità, specializzazioni e competenze adeguate alle sfide di oggi. Non è stato un percorso semplice. Abbiamo dovuto compiere scelte nette, anche difficili, per garantire serietà e coesione: chi non credeva nel progetto del distretto o si opponeva al suo funzionamento è stato messo da parte, alla porta. Un corpo di Polizia locale deve basarsi sulla fiducia reciproca e sulla condivisione degli obiettivi, non su divisioni interne. Parallelamente, abbiamo investito in telecamere numerose e diffuse, strumenti indispensabili per ricostruire movimenti e responsabilità in caso di reati. Non si tratta di dispositivi miracolosi che impediscono automaticamente i furti o identificano i malviventi sul momento, ma di strumenti fondamentali per le indagini. Tutto questo è frutto di un impegno concreto e costante da parte dell’Amministrazione”.
A chiusura del suo intervento il sindaco di Fornovo si è rivolto ai suoi concittadini. “Ribadisco la massima disponibilità al dialogo e al confronto con la cittadinanza, soprattutto con chi vorrà essere parte attiva e propositiva nel cercare soluzioni condivise”.
Sicurezza, l’incontro in prefettura giovedì
L’attenzione alla sicurezza del territorio è al centro dell’attenzione delle Istituzioni provinciali. Giovedì, infatti, si è svolto in prefettura un incontro che ha coinvolto amministratori e forze dell’ordine. Lo ha riportato in un altro posto il sindaco Carminati.
“Ieri mattina (giovedì, ndr) ho partecipato al tavolo tecnico-amministrativo convocato in Prefettura a Bergamo, occasione importante per discutere insieme al Prefetto, al Questore, ai Carabinieri e alla Guardia di Finanza dei temi legati alla sicurezza a Fornovo. Ho portato la voce del nostro territorio, con le sue esigenze e le sue preoccupazioni, certo che la collaborazione istituzionale sia la strada giusta per dare risposte concrete ai cittadini. Un sincero ringraziamento a tutte le forze dell’ordine per l’impegno quotidiano e per l’ascolto dimostrato: la sicurezza è un bene comune che possiamo tutelare solo lavorando insieme”.