Politica

Il “dopo” Bolandrini, primi approcci tra le forze politiche

A due anni dalle prossime elezioni comunali cominciano i contatti e le "strizzate d’occhio"

Il “dopo” Bolandrini, primi approcci tra le forze politiche

Chi ci sarà dopo Bolandrini? Troppo presto per parlarne? Non proprio, a due anni dalle elezioni comunali i primi contatti, seppur informali, a Caravaggio sono già in corso.

Caravaggio, si parla di elezioni

In politica vale spesso tutto e il contrario di tutto quindi la situazione è mutevole o, come si dice, “fluida”, sempre, e lo stesso centrodestra caravaggino nell’ultima tornata elettorale ne è stato un esempio, spaccandosi a una quarantina di giorni dal voto. Ma gli orientamenti delle liste e dei singoli consiglieri, dopo questi primi tre anni del secondo mandato del sindaco Claudio Bolandrini (che non potrà più ricandidarsi) si sono già delineati in Aula, dove da tempo le alleanze ufficiali e quelle “forzate” dalle urne hanno subìto qualche trasformazione al loro interno. E e di rilievo. Quali? In primis la frattura insanabile tra alcuni esponenti dei gruppi di maggioranza, sia civici che del Pd, e Bolandrini, dopo le note vicende provinciali che lo hanno visto candidarsi prima con il Pd e poi, scaricato, con Forza Italia. In secondo luogo l’ulteriore ridimensionamento della Lega, un tempo partito di governo con percentuali “bulgare” e oggi ridotto a un unico consigliere, lo storico ex sindaco Giuseppe Prevedini, per via della fuoriuscita degli altri due consiglieri, Diana Castagna e Rocco Lombardo. Entrambi sono passati nel Gruppo Misto, che ha visto anche il costituirsi al suo interno del Partito popolare del Nord (Ppn), rappresentato da Lombardo. Tuttavia, se di spaccature ce ne sono state, evidenti, la strana coppia imposta dall’ultimo ballottaggio, quella Bolandrini- CarloMangoni, presidente del Consiglio comunale, si è pian piano strutturata in qualcosa di più di una reciproca “sopportazione politica”, se è vero che “Caravaggio popolare e solidale”, così come “Insieme per Baruffi” – entrambe liste civiche che insieme a Lega, FI e Fratelli d’Italia prima della rottura sostenevano la candidatura a sindaco dell’ex presidente della “Bcc Caravaggio e Cremasco” – esprimono per lo più voto favorevole alle proposte della maggioranza. Non sarebbe quindi un’ipotesi così azzardata quella di un’alleanza a sostegno di un candidato comune alle prossime Amministrative. E che alla coppia possa aggiungersi anche Lombardo idem, Ppn permettendo, perché si parla di liste civiche. I rapporti, dopo l’uscita dalla Lega, appaiono più che buoni. Un civismo, quello caravaggino, che pertanto potrebbe sottrarre più voti al centrodestra che al Pd, che dal canto suo potrebbe consolidare alleanze con i civici scontenti del nuovo orientamento forzista di Bolandrini in Provincia. Qualcuno già vocifera che possa anche puntare sull’ex assessore al Bilancio della prima Giunta Bolandrini Francesco Merisio.

Bolandrini : “Sicuramente presenterò una mia lista”

Intanto però il primo cittadino è già certo di proseguire la sua esperienza politica.

“Sicuramente presenterò una mia lista – ha affermato – Bolandrini per… vedremo chi. L’intenzione è quella di collaborare con i nuovi amministratori che sposeranno le linee programmatiche che abbiamo cercato di realizzare in questi due mandati, facendo tesoro dell’esperienza che abbiamo maturato. Resta ancora molto da fare, pur avendo realizzato interventi sulle scuole, gli impianti sportivi e San Bernardino, la nuova caserma dei carabinieri in via di ultimazione e messo mano alla viabilità, oltre ad aver difeso la vocazione agricola del territorio come da programma e aver gestito l’area di via Panizzardo, non decisa da noi. Prematuro però parlare di candidati e alleati”.

Un paio di nomi ipotizzabili potrebbero essere il vice Ivan Legramandi, che però sta facendo una brillante carriera in Rfi, e lo stesso Mangoni, che non si scopre ma in molti giurano sia pronto a riprovarci.

Mangoni: “Noi aperti a tutti ma sulla base del nostro programma”

“Il risultato delle ultime elezioni è stato ottimo, considerando che siamo partiti come “dilettanti” – ha dichiarato il leader di “Caravaggio popolare e solidale” – questi anni sono stati una bella palestra e, nonostante le premesse, è stato possibile collaborare con Bolandrini perché è una persona intelligente e nelle cose che fa mette la testa, gli va riconosciuto, così come gli interventi che ha realizzato. Chi arriverà dopo potrà concentrarsi sulla sicurezza e lo sviluppo del commercio, per esempio. Io sarò della partita con la mia lista, questo sì, perché abbiamo dei progetti da portare avanti, magari sulla scia del passato, senza avere pregiudizi per nessuno. Siamo civici ma ci piace confrontarci con tutti, compresi i partiti, ma sulla base del nostro programma”.

Lombardo: “Il Ppn è piccolo, mi legherò a una lista civica”

E se Bolandrini e Mangoni lasciano la porta aperta, Lombardo la spalanca.

“Sarò anch’io della partita – ha detto – ho conferito con i dirigenti del mio partito che sono consapevoli di questa mia scelta e non mi hanno posto nessun tipo di veto. Il Ppn è troppo piccolo per pensare ad una lista autonoma e io mi presenterò legandomi a una lista civica, fatta di persone con cui possa condividere progetti, intenti e valori. E ce ne sono”.

Facchinetti: “Saremo al fianco di Mangoni”

Sulla stessa linea l’esponente di “Insieme con Baruffi” Daniel Facchinetti, che ha assicurato la ricandidatura con il suo gruppo al fianco di Mangoni. Chi non parla di civismo è ovviamente Prevedini, che rivendica il ruolo dei partiti anche sulla sua futura candidatura.

Prevedini: “Vedremo le direttive della Lega nei miei confronti”

“La nostra è una città sopra i 15mila abitanti e pertanto i partiti che sono al governo, Lega, FI, FdI e Noi Moderati danno per scontata l’alleanza – ha precisato – in caso nei prossimi due anni sorgessero problematiche le segreterie provinciali o nazionali decideranno il da farsi. Quello che conta è scegliere la persona giusta, capace di tenere uniti tutti i partiti e in Aula abbia la sua maggioranza. Se le regole non vengono rispettate scoppia il caos come nell’ultima tornata elettorale: si governa con una maggioranza ‘trasversale’ e succede che un sindaco votato dal centrosinistra in Provincia si presenti con FI e i consiglieri di centrosinistra lo sostengano ancora in Consiglio comunale…. Per quanto riguarda me vedremo quali sono le direttive della Lega nei miei confronti. In ogni caso io ci sarò sempre se servisse la mia esperienza”.

Castagna: “Se ci sarò sceglierò con chi in base alle persone”

Ancora meno certa di esserci è Castagna.

“Oggi non sono in grado di rispondere con un ‘sì’ o un ‘no’ secco e convinto circa la mia ricandidatura – ha spiegato – So che qualcosa si sta muovendo, ma è ancora tutto in divenire. Quando la situazione sarà più chiara, qualora scegliessi di ricandidarmi, tale scelta sicuramente non propenderà né per liste politiche/liste civiche di sinistra o centrosinistra né, per ovvie ragioni, per la lista della Lega. La mia attenzione l’avranno eventuali altre liste e darò priorità alla credibilità e alla coerenza delle persone e dei capolista che ne faranno parte”.

Bena: “Confronto interno e con il mondo civico democratico”

“A differenza di altri non ‘ci attiviamo’ solo in vista delle elezioni – ha commentato la consigliera del Pd Ilaria Bena – Il nostro circolo è sempre al lavoro, anche fuori dai periodi “caldi”, con l’obiettivo di costruire idee e proposte per la città. È chiaro che le Amministrative fanno parte del nostro orizzonte, ma siamo sempre concentrati più sui contenuti che sui nomi e crediamo che il progetto venga prima delle persone, e non viceversa. Come Pd continuiamo a confrontarci sia al nostro interno sia con il mondo civico democratico, con cui abbiamo un dialogo costante e continuo. È da lì che stanno saltando fuori anche le valutazioni su chi saprà rappresentare al meglio le nostre idee. Quanto a me, sono impegnata a svolgere il mio ruolo in questo mandato, è ancora prematuro pensare al prossimo mandato”.