La scultura “Uomini” di Dolores Previtali sbarca in piazza Castello. Dopo il quinquennio di comodato gratuito dell’opera «Il Giudizio» dello scultore bergamasco Ugo Riva, che ha lasciato il paese a marzo per trasferirsi nel Comune di Legnano nel Milanese, il Comune di Castel Rozzone ha deciso di ospitare sul suo territorio una nuova creazione artistica.
Una scultura in bronzo resterà per cinque anni
Si tratta proprio della statua in lega di bronzo e alluminio realizzata dalla Previtali nel 2008 e recentemente esposta, assieme ad altre opere della stessa artista, nella “Galleria AccorsiArte” di Venezia. Con un’altezza di 1,55 metri e una base di 50×50 centimetri, “Uomini” si ergerà al centro della piazza castelrozzonese per i prossimi cinque anni, durante i quali cercherà di comunicare ai passanti il messaggio con cui è stata ideata. La scultura infatti, vuole trasmettere la sofferenza struggente e lacerante dell’umanità che la Previtali, nata a Bergamo nel 1949 e residente oggi a Robbiate in provincia di Lecco, è riuscita a trasformare in un canto di speranza.
“L’Amministrazione comunale esprime grande soddisfazione nel proseguire una tradizione ormai consolidata, avviata cinque anni fa grazie alla generosità di Riva, che per primo ha creduto nella possibilità di arricchire la nostra piazza con opere d’arte contemporanea concesse in comodato d’uso gratuito dagli artisti – ha fatto sapere a margine dell’installazione la consigliera con delega alla Cultura Beatrice Resmini – Nei giorni scorsi abbiamo accolto con orgoglio la nuova scultura, che resterà con noi per il prossimo quinquennio e che invita a riflettere sulla necessità profonda che la comunità umana ha di sentirsi unita, pur nella pluralità dei punti di vista individuali. ‘Uomini’ di Dolores Previtali è un’opera che ricorda a ciascuno di noi come, nonostante le differenze e le inevitabili diversità di pensiero, siamo parte di un unico corpo”.
“Grazie agli artisti che dimostrano fiducia nel nostro paese”
Non a caso, attraverso il suo gruppo di individui con il viso rivolto verso l’alto, la Previtali è stata capace di raccontare di un’umanità che, nonostante il dolore quotidiano, trova nella solidarietà e nel sostegno reciproco la forza di andare alla ricerca di un riscatto di luce e di un futuro di speranza. Questa forza era stata colta anche dalla celebre poetessa Alda Merini, che in vita fu legata a Dolores da una profonda amicizia e che in uno dei suoi componimenti la inserì tra coloro che sono in grado di “prendere il granito per farvi battere un cuore”.
“Con questa installazione Castel Rozzone conferma la propria volontà di intrecciare quotidianità e arte – ha concluso Resmini – offrendo ai cittadini e ai visitatori un segno tangibile della forza che nasce dall’incontro tra cultura, bellezza e vita comunitaria. È per noi un’occasione per ringraziare tutti gli artisti che continuano a dimostrare fiducia nel nostro paese, grazie a mostre personali di altissima qualità e grazie a queste collaborazioni che arricchiscono ulteriormente il nostro piccolo centro”.
