Lorenzo Pellegrini scrive anche a Papa Leone XIV. E lui risponde.
Da anni la corrispondenza con i potenti del mondo
Nel paese di Capralba, è ormai noto da tempo, c’è un uomo che, armato solo di carta, penna e passione, tiene un filo diretto con i potenti del mondo. Ha 69 anni, e da almeno tre decenni dedica tempo, attenzione e sentimento a un’attività insolita quanto affascinante: scrivere lettere a presidenti, sovrani e autorità religiose internazionali. E, sorprendentemente, riceve risposta. “Ho iniziato più di 30 anni fa – ha raccontato con semplicità – e non ho mai smesso”. Già, perché Lorenzo Pellegrini – tra le altre cose, poeta – non si limita a inviare auguri o riflessioni: scrive poesie, spesso dedicate personalmente ai destinatari. L’ultima in ordine di tempo è stata indirizzata a Robert Francis Prevost, divenuto papa Leone XVI lo scorso 8 maggio. Il nuovo pontefice ha risposto. Anzi, ha risposto ben due volte: una prima volta a inizio giugno – una delle sue prime missive ufficiali da Papa – e poi nuovamente per ringraziare della poesia che Lorenzo gli aveva inviato. Ma non finisce qui. “Il mese scorso gli ho scritto per un anniversario – ha raccontato – e pochi giorni fa gli ho spedito un’altra lettera per fargli gli auguri di compleanno: il 14 settembre compirà 70 anni. Ora attendo risposta anche da queste ultime due”.
Da Capralba all’intero globo
La corrispondenza di Pellegrini è tutt’altro che sporadica: solo da gennaio a oggi sono partite da Capralba un centinaio di lettere, dirette a destinatari di altissimo profilo. Il presidente cileno Gabriel Boric, vari capi di Stato, e naturalmente il nostro presidente Sergio Mattarella. Sessanta di queste hanno già ricevuto risposta. E non si tratta di lettere preconfezionate o generiche: spesso sono personali, firmate, talvolta con un tocco umano che testimonia la forza del gesto epistolare. Lorenzo ricorda con emozione anche l’ultima risposta ricevuta da papa Francesco, poco prima della sua morte. “Gli avevo scritto per augurargli una pronta guarigione, visto il peggioramento delle sue condizioni di salute – ha affermato – La risposta è arrivata il 15 aprile, pochi giorni prima della sua scomparsa. È stato un momento molto toccante”. In un’epoca dominata da comunicazioni lampo ed e-mail che si perdono nella massa, Pellegrini sceglie la via lenta, elegante e spesso dimenticata della lettera. E riesce, con la sua tenacia gentile, a farsi ascoltare dai vertici del mondo. A Capralba, il mondo passa ancora per la buca delle lettere.