Equilibri finanziari

L'ammissione del sindaco Arcari: "Comune in equilibrio fragile, almeno due anni per farlo ripartire"

Il Comune di Canonica d'Adda versa in una situazione economicamente difficile e, come ammesso dal sindaco Arcari, non sarà facile uscirne.

L'ammissione del sindaco Arcari: "Comune in equilibrio fragile, almeno due anni per farlo ripartire"
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Comune in difficoltà, non sarà facile rimettere completamente in moto la macchina amministrativa a Canonica d'Adda. A detta del sindaco Paolo Arcari, per sistemare la situazione occorreranno almeno due anni di Amministrazione.

Il quadro della situazione in Consiglio comunale

E’ apparso realista e un poco sconfortato, durante l’ultima seduta consigliare, il sindaco Arcari, che a più riprese ha riconosciuto limiti e difficoltà dell’ente pubblico locale e ha parlato di tempi non troppo brevi affinché la macchina amministrativa possa ripartire. In primis, dando alcune comunicazioni ai consiglieri il primo cittadino ha riferito come il Comune abbia dovuto restituire i contributi ministeriali del 2022 e del 2023, ricevuti per la sistemazione delle strade ma mai spesi. "E’ poi stato pubblicato un bando per contributi fino a un milione per la messa in sicurezza degli edifici pubblici, ma sarà difficile parteciparvi dal momento che ancora non c’è un Ufficio Tecnico" ha aggiunto Arcari, che ha dovuto anche mettere a bilancio i 34mila euro da restituire per i fondi Covid ricevuti dall’ente durante la pandemia ma mai spesi.

Paolo Arcari, sindaco di Canonica d'Adda

"Se guardiamo agli equilibri di bilancio dell’ente, al di là dell’aspetto formale dobbiamo per forza di cose definirli fragili: ci sono debiti fuori bilancio dovuti alla gestione precedente, entrate che non vengono incassate perché in Comune non c’è nessuno per le riscossioni, e questo si riflette anche nel Dup. Ci viene chiesto di indicare cosa faremo nei prossimi tre anni: siccome non so fare promesse che non so mantenere, preferisco non leggere nemmeno il documento perché non ci vedo nulla di costruttivo".

Difficili anche la gestione del quotidiano e la preparazione dei documenti

I problemi del Comune, del resto, passano anche dalle cose più semplici, come dovrebbe essere la preparazione e l’invio per tempo dei documenti di Consiglio agli amministratori: alla minoranza che ha fatto notare il mancato rispetto dei tempi e la conseguente impossibilità di documentarsi esaustivamente prima della seduta, Arcari non ha potuto che rispondere ammettendo le responsabilità.

"Avete tutte le ragioni del mondo, non posso che scusarmi per questo. La sostanza è che qua siamo ridotti a lavorare all’ultimo minuto: la graduatoria per la mobilità in Ufficio Tecnico, per fare un esempio, si è conclusa con tre candidati tutti idonei, che han però tutti rifiutato l’incarico. L’obiettivo è quello di inviare i documenti insieme alla convocazione, ma su alcuni di essi occorre il parere del revisore, che ho dovuto contattare personalmente ed è arrivato all’ultimo minuto. Mi fa arrabbiare, come sindaco, dovervi dare i documenti in ritardo. Per portare a regime una macchina come questa, però, ci vorranno almeno due anni: ci sono molte criticità che impongono di rallentare il passo nel settore pubblico, e che lo rendono diverso dal privato".