L’Amministrazione comunale di Brignano Gera d'Adda ha replicato nei giorni scorsi alle dure critiche sul digestore di via Spirano: "Impianto utile per gli agricoltori, e non solo. Nessun desiderio di nascondere l’operazione".
Bonardi si difende dagli attacchi
Dopo i duri attacchi ricevuti nelle scorse settimane, il sindaco Marco Bonardiha difeso la bontà delle proprie scelte in una lunga presa di posizione in cui ha chiarito come funzionerà e come è stata gestita la realizzazione del digestore di via Spirano.
"Quando il 21 luglio la consigliera Noemi Galimberti ha chiesto informazioni sul cantiere, probabilmente sapeva già prima di noi cosa si stesse facendo, visto che con una delle aziende agricole ha un legame di parentela. Il consigliere Stefano Moro, invece, sapeva già anche il nome della società costruttrice senza che io la nominassi - ha esordito il primo cittadino - Per quanto riguarda l’impianto in via di costruzione, esso tratterà il liquame prodotto dalle quattro aziende brignanesi, che verrà stoccato e fermentato anaerobicamente così da produrre metano e anidride carbonica. Poi, togliendo l’anidride carbonica, si otterrà il biometano, una fonte rinnovabile di energia che riduce gli odori emessi dai liquami nonché l’impatto ambientale di ammoniaca e CO2 nell’ambiente".
Marco Bonardi, sindaco di Brignano.
Insomma, un aiuto per gli agricoltori, ma anche una fonte di energia pulita. "Indispensabile per la transizione energetica verso un ambiente più pulito, visto che gli allevamenti sono perennemente accusati di essere fonte di inquinamento - ha aggiunto Bonardi - L’impianto non è stato fatto a Spirano per diversi motivi: intanto perché là non ci sono aziende agricole e vi sarebbero arrivati autoarticolati da ogni dove, su una strada di campagna interdetta ai mezzi pesanti e in una zona estremamente vicina ai fontanili. Qui, invece, il Comune ha dato la propria autorizzazione e non avrebbe potuto negarla vista la concessione di Regione e Provincia; la mancata comunicazione ai cittadini non è stata finalizzata a nascondere qualcosa, né è stata voluta. Semplicemente, visti i vantaggi, abbiamo ritenuto di portare avanti il progetto", ha concluso il sindaco, che ha ricordato come nemmeno per altri ambiti di sviluppo realizzati negli anni passati siano state, a suo tempo, organizzate assemblee pubbliche.
La replica di Galimberti: "I cittadini chiedono coinvolgimento"
Dichiarazioni, quelle di Bonardi, in merito alle quali ha avanzato una precisazione la consigliera di "PrimaVera Civica" Noemi Galimberti, la quale ha motivato l’indignazione montata nelle scorse settimane da parte di una larga fetta di brignanesi.
Noemi Galimberti, consigliera comunale di "PrimaVera Civica"
"Per anni il territorio è stato trasformato senza un vero coinvolgimento di chi ci vive. Ora le persone vogliono partecipare ed essere informate". Queste le parole della consigliera di minoranza, che ha dichiarato anche di vedere nell’impianto in questione un’opportunità per l’agricoltura, mentre ha evitato di replicare all’insinuazione di Bonardi secondo cui lei stessa avrebbe conosciuto il progetto in anticipo, prima della seduta consiliare del 21 luglio.