Melone retato, il progetto di recupero e valorizzazione prosegue
Anno dopo anno, grazie al lavoro della storica Cooperativa Agricola, cresce la produzione e migliora il prodotto selezionando le migliori sementi

E' il frutto "principe" delle coltivazioni che lo scorso secolo hanno reso nota Calvenzano anche fuori dai confini nazionali, il progetto di recupero e valorizzazione del melone retato prosegue, grazie all'impegno della storica Cooperativa Agricola e studi genetici sulle sementi.
Melone retato di Calvenzano, un caso di studio
E’ stato per decenni il prodotto "principe" dell’agricoltura di Calvenzano, esportato anche all’estero sino ad arrivare sulle tavole dei reali d’Inghilterra. Da diversi anni la storica Cooperativa Agricola è impegnata in un progetto di recupero e valorizzazione del melone retato di Calvenzano, divenuto dal 2017 il primo Presidio di prodotto orticolo della bergamasca di Slow Food. A fine 2024 si è concluso il progetto universitario, promosso dall’Università di Pavia denominato "Conservazione, valorizzazione e caratterizzazione morfologica e genetica di varietà ortive minori locali: La Rava e la Fava", che ha consentito di inserire l’ecotipo del melone retato di Calvenzano nella Banca del Germoplasma vegetale dell’università, garantendone così la conservazione del seme in purezza.
Una particolare cura alla semina delle piantine
Proprio i semi dei prodotti migliori - così come avveniva in passato - sono la chiave per avere, anno dopo anno, un prodotto di qualità sempre migliore. Quest’anno per migliorare il materiale vegetativo e far superare la prima e più delicata fase di crescita, è stata dedicata una particolare cura alla semina delle piantine che poi sono state trapiantate in pieno campo sui terreni della Cooperativa Agricola.
Il melone retato di Calvenzano ha tra le tante caratteristiche quella di avere un intenso profumo dall’aroma complesso, il frutto a differenza di altre varietà raggiunge dimensioni ragguardevoli, con medie che vanno dai 2,5 ai 4 chilogrammi ma con frutti anche di 6 chilogrammi, la forma è ovoidale con scorza retata molto fitta e pronunciata. A differenza delle varietà moderne il contenuto zuccherino non raggiunge valori molto elevati.
Il melone retato e le altre coltivazioni biologiche
Tra i prodotti più significativi, ottenuti dal melone retato di Calvenzano il liquore si conferma come principale, mentre altri prodotti si possono trovare in negozi artigianali e in alcuni ristoranti della zona. Oltre alla produzione del melone retato che si limita a poche centinaia di piante, ma che è in continua crescita rispetto agli anni precedenti, la Cooperativa ha avviato la produzione di meloni retati di varietà commerciali. Entrambe le tipologie sono coltivate con metodo di produzione biologica certificata e saranno distribuite in tutto il nord Italia.
Da quest’anno per rendere partecipi i soci della Cooperativa, per entrambe le tipologie di prodotto ci sarà uno sconto presso la Latteria di Calvenzano e tutti gli interessati che vorranno assaggiare il melone o trasformare il prodotto del presidio in ottimi gelati o sorbetti, o preparare un’ottima sangria a base di melone, lo potranno fare acquistandolo presso alcuni punti vendita della zona.