Cronaca

Una cittadina si sfoga: "Botte da orbi in strada tra l’indifferenza: vergogna"

Pestaggio in via Spartaco lunedì 4 agosto, protagonista un gruppo di minorenni

Una cittadina si sfoga: "Botte da orbi in strada tra l’indifferenza: vergogna"
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Pestano un coetaneo in pieno centro a Caravaggio e mandano a quel paese una cittadina che segnala l’accaduto alle Forze dell’ordine, nella totale indifferenza degli avventuri di un vicino bar. Lei si sfoga: "Poi ci lamentiamo di aver perso il controllo del nostro territorio, che vergogna".

Pestaggio in via Spartaco, interviene una donna

L’ultimo triste episodio che vede coinvolti i soliti "maranza" è un pestaggio, in via Spartaco, lunedì pomeriggio, verificatosi sotto gli occhi di G. T., una caravaggina di passaggio che ha cercato di impedire che potesse finire male.

"Stavo andando a fare una commissione quando ho visto poco lontano dei ragazzini nordafricani, minorenni, che stavano picchiando un coetaneo - ha raccontato amareggiata - uno di loro lo aveva buttato a terra e gli teneva un ginocchio sul collo... A quel punto, temendo che lo soffocasse, gli ho urlato di fermarsi ma nulla, sembrava una belva... Allora ho telefonato ai carabinieri. Per tutta risposta mi sono sentita dire di “farmi i c...i miei” e poi uno di loro si è avvicinato dicendomi di non chiamare nessuno perché 'stavano giocando'. Prima di me è passata una donna con una bimba che avrà avuto tre anni, l’ha presa per un braccio e ha iniziato a correre. Nessuno degli avventori di un vicino bar si è alzato... Tutti a blaterare che bisogna fare qualcosa e poi di fronte ai problemi si finge di non vedere, una vergogna. Nessuno deve fare l’eroe, io stessa mi sono tenuta a distanza, ma se i presenti si fossero avvicinati come ho fatto io, intimando ai ragazzi di fermarsi, si sarebbero intimoriti e avrebbero smesso prima di picchiare il loro compagno. Alla fine, visto che io avevo allertato i carabinieri, l’aggressore ha mollato la presa e il gruppetto si è spostato in via Stretta. I militari mi hanno detto che avevano ricevuto un’altra chiamata in merito, poi non so se sono intervenuti".

In ciabatte come fossero in casa loro, strafottenti e violenti. C’è da domandarsi dove siano le famiglie di questi minori.

Bottiglie rotte sotto i portici del Municipio

Nella notte tra venerdì primo agosto e sabato 2 sotto i portici del Municipio si sono ritrovati cocci di bottiglie lanciate contro le rastrelliere per le biciclette.

"Sabato mattina è stata fatta pulizia e le immagini delle telecamere sono al vaglio delle Forze dell’ordine", ha confermato il sindaco Claudio Bolandrini.

"Domenica mattina alle 5 in piazza Garibaldi c’erano tre ragazzini che non facevano 50 anni insieme - ha raccontato inoltre qualche residente - urlavano e giocherellavano con i cavi della stazione di ricarica elettrica e ho sentito distintamente una telefonata: 'Mamma stai tranquilla, sono da un amico'. Alle 5 del mattino? Nessun controllo dall’amico? Cose dell’altro mondo...'".

Lite in oratorio, spunta una mazza da baseball

Dopo la maxi rissa di un mese fa avvenuta nella via prospiciente il "San Luigi", ancora una volta l’oratorio si trova suo malgrado ostaggio di minorenni fuori controllo. I carabinieri stanno ricostruendo la dinamica esatta dei fatti, quindi il condizionale è d’obbligo, ma pare appurato che ci sia stata un’aggressione verbale nei confronti di una ragazzina italiana che frequenta un gruppo di coetanei nordafricani. Gli "amici", al culmine di una lite, le avrebbero sputato addosso e, a quel punto, lei avrebbe chiamato in soccorso il padre, giunto poco dopo. L’uomo avrebbe preso per un orecchio il ragazzino redarguendolo, quindi se ne sarebbe andato convinto di aver sistemato le cose. La lite però è proseguita e, in un secondo momento, pare che il padre dell’adolescente offesa si sia rifatto vivo con un amico e una mazza da baseball a mo’ di minaccia verso i "maranza". Qualcuno allora ha avvertito i militari che hanno identificato i presenti, riportando la calma e aprendo le indagini.