Treviglio e Romano esclusi dai fondi regionali per la sanità, Medicina Democratica lancia l’allarme
La denuncia di Erik Molteni e Francesco Steffanoni: “Un segnale preoccupante per la Bassa Bergamasca, è l' ennesima esclusione dell’ASST Bergamo Ovest dai piani strategici regionali".

La denuncia di Erik Molteni e Francesco Steffanoni: “Un segnale preoccupante per la Bassa Bergamasca, è l' ennesima esclusione dell’ASST Bergamo Ovest dai piani strategici regionali".
La delibera regionale che ignora l’ASST Bergamo Ovest
Nonostante i 317 milioni annunciati dalla Regione Lombardia per la sanità bergamasca, agli ospedali di Treviglio e Romano non andrà nemmeno un euro. È quanto emerge dalla recente delibera della Giunta lombarda che, seppur enfaticamente presentata come un maxi-piano di investimenti per il settore, chiarisce in modo inequivocabile che si tratta solo di un atto "meramente programmatorio" senza alcuna copertura finanziaria effettiva. Ma il dato più allarmante è un altro: l’ASST Bergamo Ovest – che comprende gli ospedali di Treviglio e Romano – non è nemmeno menzionata nel documento. Nessuna progettualità, nessuna previsione, nemmeno un’intenzione. Mentre vengono citati interventi (ancorché vaghi) per strutture come l’ospedale Papa Giovanni XXIII, Alzano, Seriate e Piario, per la Bassa Bergamasca tutto tace. Una dimenticanza? Una svista? O un preciso disegno politico? La domanda che serpeggia tra i cittadini e le associazioni del territorio è ormai esplicita: la Regione considera i cittadini della Bassa bergamasca di serie B?
La denuncia di Medicina Democratica: “Una strategia di disinvestimento”
A lanciare l’allarme è Medicina Democratica, che in un comunicato firmato dai referenti Erik Molteni e Francesco Steffanoni parla senza mezzi termini di “sconcerto e indignazione”. Per l’associazione si tratta dell’ennesima esclusione dell’ASST Bergamo Ovest dai piani strategici regionali. Non un episodio isolato, ma un segnale preciso di un progressivo disinvestimento nella sanità pubblica.
Secondo i referenti dell’associazione, questa esclusione è tanto più grave perché colpisce una delle aree più popolose e dinamiche della provincia. Le esigenze di ammodernamento degli ospedali di Treviglio e Romano sono ben note da anni: servono ristrutturazioni, potenziamenti tecnologici, nuovi reparti e – soprattutto – un rafforzamento dei servizi territoriali come le Case e gli Ospedali di Comunità, promessi ma mai realizzati.
"Dietro il silenzio – denuncia Medicina Democratica – si nasconderebbe una strategia ben precisa: indebolire il pubblico per favorire il privato, lasciando che l’offerta sanitaria venga gradualmente colonizzata da operatori for-profit, proprio laddove la sanità pubblica viene lasciata sguarnita".
Appello ai sindaci e ai politici locali: “Basta silenzio”
Nel comunicato, l’associazione chiama direttamente in causa i rappresentanti istituzionali del territorio. Il primo a essere interpellato è Juri Imeri, sindaco di Treviglio e Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’ASST Bergamo Ovest.
“Chiediamo che esca dal riserbo – scrivono i referenti – e prenda una posizione pubblica, forte e chiara, a difesa della sanità del nostro territorio”.
Ma l’appello si estende anche ai politici locali della maggioranza, invitati a non comparire solo in occasione di conferenze stampa con promesse di fondi, ma anche e soprattutto quando i fondi non arrivano, quando il proprio territorio viene escluso.
Medicina Democratica chiede dunque alla Regione Lombardia: il reinserimento dell’ASST Bergamo Ovest nella programmazione sanitaria;
Lo stanziamento concreto di risorse, non solo dichiarazioni d’intenti a lungo termine. Una trasparenza reale sulle strategie regionali per la sanità pubblica nella Bassa.
“La sanità non può essere gestita come una campagna di marketing – concludono Molteni e Steffanoni –. Servono atti, non parole. I cittadini della Bassa hanno diritto a una sanità pubblica dignitosa, accessibile, moderna. Non staremo a guardare.”