Al MACS di Romano la mostra "Children. La speranza che cresce": i bambini di Oldani tra bellezza e denuncia
Ritratti che commuovono, riflessioni che scuotono: al Museo d’Arte e Cultura Sacra di Romano di Lombardia, l’arte incontra lo sguardo dei piccoli per parlare al cuore di tutti.

Ritratti che commuovono, riflessioni che scuotono: al Museo d’Arte e Cultura Sacra di Romano di Lombardia, l’arte incontra lo sguardo dei piccoli per parlare al cuore di tutti.
Un'inaugurazione tra arte e spiritualità
Sabato, nella cornice raccolta del Museo d’Arte e Cultura Sacra (MACS) di Romano , è stata inaugurata la mostra "Children. La speranza che cresce. Ritratti di Luigi Oldani". Undici opere a matita, intense e delicatissime, che resteranno visibili al pubblico fino al 7 settembre, accompagnando visitatori, pellegrini e cittadini in un percorso artistico e spirituale. La mostra rappresenta la nona tappa del ciclo "La bellezza porta speranza. Un Giubileo a regola d’arte", ideato per l’Anno Santo 2025 dal MACS e curato da Angelo Piazzoli, presidente della Fondazione Creberg. Piazzoli ha sottolineato il valore profondo dell’iniziativa:
"L’approccio di Oldani è un ritorno all’essenziale, alla sincerità del disegno, spesso dal vero, con cui si riesce ancora a raccontare l’anima umana. Una lezione che il mondo dell’arte contemporanea non dovrebbe dimenticare".
I volti dell’infanzia, tra candore e ferite
Luigi Oldani, artista bergamasco, propone una galleria di ritratti infantili che, al primo sguardo, trasmettono dolcezza e purezza. Ma dietro la calma dei tratti e dei sorrisi accennati, si cela un messaggio più profondo, una denuncia silenziosa.
"Vorrei porre l’attenzione sulla violenza che colpisce i bambini. Anche se sembrano felici, nei loro occhi si nasconde un’ombra - spiega Oldani - Il riferimento al Vangelo di Matteo (capitolo 18) non è casuale: l'arte è anche una forma di impegno morale e civile".
I bambini ritratti provengono da ogni parte del mondo, eppure una sottile “linea rossa” — visibile nelle opere — li unisce, simbolo di un abbraccio universale. L’artista li disegna con tratti aperti, mai chiusi:
"Ogni figura — precisa Piazzoli — non è delimitata, perché l’essere umano è infinito. In questo c’è l’eco profonda del personalismo cristiano, che riconosce nella persona una dignità irriducibile".
Una mostra per guardare (e riguardare) con altri occhi
Allestita nella suggestiva Sala Tadini del MACS, la mostra "Children" è visitabile fino al 7 settembre con ingresso gratuito. Gli orari di apertura sono: mercoledì e giovedì dalle 9.30 alle 12; venerdì, sabato, domenica e festivi anche nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.30. L’esposizione invita a rallentare e osservare. Non solo l’abilità tecnica dell’artista, ma soprattutto ciò che ogni volto suggerisce, nel silenzio della carta: un invito alla compassione, alla responsabilità, alla speranza. E in un tempo che spesso anestetizza il dolore con l’indifferenza, Children diventa un luogo di ascolto. Di sguardi che parlano. E chiedono di essere ascoltati.