Danni da fumo «scolpiti» nei denti: «Tanto più sono gravi, quanto più lasciano segni strutturali»

Il dottor Paolo Piacentini, con studi a Romano di Lombardia e Cividate, spiega perché le conseguenze della nicotina restano impresse nella bocca per sempre

Danni da fumo «scolpiti» nei denti: «Tanto più sono gravi, quanto più lasciano segni strutturali»
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«Il fumo non si limita a ingiallire i denti o a causare alito cattivo. Lascia segni profondi, strutturali, che rimangono impressi anche anni dopo aver smesso». A parlare è il dottor Paolo Piacentini, odontoiatra con studi a Romano di Lombardia e Cividate, commentando una recente ricerca che ha analizzato gli effetti del tabacco sulla struttura interna dei denti. «Grazie a tecniche avanzate di analisi del cemento dentale, oggi possiamo leggere nei denti la storia del fumo di una persona, come se fosse scritta in strati sovrapposti».

Gli anelli del cemento registrano i danni da fumo

Il cemento è il tessuto che ricopre la radice del dente e cresce ogni anno formando anelli, proprio come quelli degli alberi. «Questi anelli raccontano eventi biologici, e il fumo è uno di quelli che lascia una traccia netta», spiega Piacentini. «Nei fumatori e negli ex fumatori si osservano interruzioni, variazioni di spessore e irregolarità che non compaiono nei non fumatori. È una vera e propria cicatrice biologica».
Lo studio ha analizzato decine di denti, sia di pazienti viventi che di resti archeologici, e ha rilevato che il 70% degli ex fumatori e il 33% dei fumatori attuali presentano danni visibili nel cemento dentale. «E non parliamo di macchie superficiali - precisa Piacentini - Parliamo di alterazioni profonde, che riguardano la struttura stessa del dente».

Anche dopo aver smesso, il danno resta

Una delle scoperte più sorprendenti riguarda gli ex fumatori. «Nei loro denti, il cemento appare più spesso», spiega Piacentini. «È come se il corpo cercasse di riparare il danno, depositando strati più resistenti sopra quelli compromessi. Ma la traccia del fumo resta, visibile e misurabile». Questo significa che, anche dopo anni, il dente conserva memoria dell’abitudine al tabacco.

Il fumo e la salute orale

«Il fumo è uno dei principali fattori di rischio per la parodontite, una malattia che colpisce le gengive e può portare alla perdita dei denti» avverte Piacentini. «Favorisce l’infiammazione, riduce la capacità di guarigione dei tessuti e altera la flora batterica orale. E ora sappiamo che danneggia anche il cemento dentale, rendendo i denti più vulnerabili e meno stabili».

Trattamenti e prevenzione

Per chi ha fumato, o fuma ancora, è fondamentale rivolgersi al proprio dentista per valutare lo stato di salute dei denti. «Esistono trattamenti specifici per contrastare i danni del fumo - spiega il dottore - Le macchie da nicotina possono essere rimosse con tecniche di sbiancamento professionale, ma è importante sapere che non si tratta solo di un problema estetico, il fumo incrina lo stato di salute della bocca e di tutto l’organismo. Se insorgono gengivite e parodontite anche in seguito al fumo la detartrasi professionale, la terapia parodontale e, nei casi più gravi, gli interventi di rigenerazione ossea e gengivale possono aiutare a ripristinare la salute orale».

Smettere e curarsi

«Il mio consiglio? Smettere di fumare è il primo passo per proteggere la propria salute, ma non basta. Bisogna anche prendersi cura dei danni già fatti. I denti parlano, e raccontano storie che possiamo leggere e, in parte, correggere. Ma serve consapevolezza, prevenzione e un buon odontoiatra».
Per informazioni e appuntamenti gli studi del dottor Piacentini sono a Romano di Lombardia in via Schivardi 54 (tel. 0363.910196) e Cividate in via Sentieri 9 (tel. 0363.323651).