Degrado al cimitero, il Comune lancia il piano anti piccioni
L’Amministrazione Gafforelli avvia un piano di recupero: “Restituire decoro e rispetto al luogo della memoria”

L’Amministrazione Gafforelli avvia un piano di recupero: “Restituire decoro e rispetto al luogo della memoria”.
Un luogo sacro trasformato dal degrado
Il cimitero comunale di Romano versa da tempo in condizioni che molti cittadini definiscono “surreali”. L’invasione dei piccioni ha reso irriconoscibile un luogo destinato al raccoglimento, al silenzio e al ricordo. Escrementi ovunque, camminamenti impraticabili, lapidi deturpate e una chiesetta che, da simbolo di spiritualità, si è trasformata in un rifugio per volatili. La situazione ha toccato il culmine questa estate, quando la tradizionale celebrazione del martedì sera non ha potuto svolgersi: la cappelletta era talmente imbrattata da risultare inutilizzabile. Una ferita al cuore della comunità.
Il piano del Comune: interventi strutturali già in autunno
Di fronte a un degrado ormai non più tollerabile, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianfranco Gafforelli ha deciso di intervenire con determinazione. Il piano, che partirà in autunno, prevede un pacchetto di azioni mirate per contrastare la presenza massiccia dei piccioni. Nel dettaglio, l’intervento inizierà con la chiusura dei varchi utilizzati dai volatili per accedere agli spazi interni, la sostituzione dei vetri della cappella e il rifacimento del tetto. Azioni concrete, che rappresentano il primo passo di un più ampio progetto di riqualificazione.
“Abbiamo messo questo intervento al centro dell’agenda amministrativa — ha spiegato il sindaco — perché il cimitero è un luogo della memoria, caro a tutta la nostra comunità. Deve tornare a essere degno del rispetto che merita”.
Un segnale di attenzione alla comunità
Il piano anti piccioni non è solo una risposta a un’emergenza igienica, ma anche un segnale forte alla cittadinanza. L’amministrazione vuole riportare al centro il valore simbolico del cimitero come luogo di identità e memoria collettiva. La speranza è che il recupero del cimitero non sia solo una bonifica materiale, ma l’inizio di un nuovo rapporto tra cittadini e istituzioni, fondato sul rispetto, la memoria e il decoro.
“La cura degli spazi pubblici - conclude Gafforelli - soprattutto quelli così carichi di significato, è anche un modo per dire ai cittadini che la loro storia e i loro affetti non vengono dimenticati”.