Cronaca

Paese vivo o musica troppo alta che disturba?

Dopo il Week End del Giovane, Cividate si divide: festa o fastidio? Il dibattito infiamma la comunità.

Paese vivo o musica troppo alta che disturba?
Pubblicato:

Dopo il Week End del Giovane, Cividate si divide: festa o fastidio? Il dibattito infiamma la comunità.

La voce dei residenti: “Musica come in discoteca fino alle cinque del mattino”

Cividate si è animata, ma non tutti hanno applaudito. In seguito al Week End del Giovane, manifestazione organizzata dall’associazione La Città del Giovane, il paese si è ritrovato diviso. Le critiche più accese arrivano dai residenti delle vie centrali: “È possibile che io non possa tenere la finestra aperta perché è come se avessi la musica dentro casa fino alle cinque del mattino?” lamenta una cittadina.
I toni si sono alzati sui social e nei bar del paese, dove in molti hanno espresso disappunto per il volume ritenuto eccessivo e la durata prolungata della musica notturna. “C’è chi lavora, chi ha bambini piccoli o genitori anziani. Non si può ignorare tutto questo per una festa”, commenta un residente. Alcuni hanno persino ventilato l’ipotesi di coinvolgere le forze dell’ordine, anche se nessuna segnalazione ufficiale è poi stata inoltrata.

La difesa: “Solo tre serate di festa, lasciate vivere il paese”

Di fronte alle critiche, non è mancata la reazione opposta: quella di chi ha partecipato all’evento o lo ha semplicemente sostenuto. “È esagerato prendersela così tanto. Si tratta solo di tre serate in cui ci si diverte e si sta in compagnia. Cosa c’è di male?” è il pensiero di molti. Secondo questa parte della cittadinanza, Cividate ha bisogno di occasioni per tornare a vivere, specie dopo anni in cui molte feste sono state ridotte o spostate lontano dal centro proprio per evitare discussioni.

“Quando ero ragazzo – racconta un cittadino – le feste erano in piazza, la musica si sentiva da lontano e nessuno si lamentava. Ora sembra che basti un po’ di allegria per infastidire tutti”.

Il sindaco media: “Sostegno ai giovani, ma troviamo un equilibrio”

A prendere posizione è intervenuto anche il sindaco Gianni Forlani, che ha scelto di sostenere apertamente i ragazzi dell’associazione.

“Capisco le lamentele - ha detto - e faremo il possibile per abbassare il volume a un certo orario già dal prossimo anno, ma credo sia giusto riconoscere l’impegno dei giovani e dare loro spazio”.

Parole che hanno cercato di mediare tra le due visioni del paese: quella che chiede silenzio e rispetto per il riposo, e quella che chiede più vita, anche a costo di qualche concessione. Il dibattito, almeno per quest’anno, sembra essersi placato con la fine dell’estate, ma senza compromessi chiari è probabile che il prossimo Week End del Giovane accenda di nuovo non solo le casse, ma anche la discussione.