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Covo dice stop al pallone in piazza: scatta il nuovo regolamento e arrivano le multe

Sicurezza, decoro e responsabilità al centro delle nuove regole votate all’unanimità dal Consiglio comunale. Vietato giocare in alcune aree pubbliche: sanzioni fino a 100 euro.

Covo dice stop al pallone in piazza: scatta il nuovo regolamento e arrivano le multe
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Sicurezza, decoro e responsabilità al centro delle nuove regole votate all’unanimità dal Consiglio comunale. Vietato giocare in alcune aree pubbliche: sanzioni fino a 100 euro.

Piazze off limits per il pallone: arriva il divieto

A Covo non si potrà più giocare a pallone in alcune piazze del paese. Lo ha stabilito il Consiglio comunale approvando all’unanimità una modifica al regolamento di polizia urbana. Le aree interessate sono Piazzale Lombardia, Piazza Santi Apostoli, Piazza delle Rimembranze, Piazza Anime Giustiziate e il piazzale del Barco. Il provvedimento nasce da episodi ricorrenti che hanno messo a rischio la sicurezza, in particolare dei più piccoli. Nel piazzale Lombardia, ad esempio, i bambini sono stati visti sbucare improvvisamente con il pallone tra i camion in manovra, spesso sotto lo sguardo distratto dei genitori. In altre zone, come Piazza Santi Apostoli, i ragazzi hanno usato la facciata della chiesa come porta da calcio o hanno colpito clienti seduti ai tavolini della gelateria. Oltre a motivi di sicurezza, il divieto mira anche a tutelare il decoro urbano. In Piazza delle Rimembranze, ad esempio, la pendenza del terreno può far rotolare i palloni verso la trafficata Via Trento, mentre in Piazza Anime Giustiziate sono stati danneggiati simboli commemorativi. Non meno rilevanti i problemi causati nel piazzale del Barco, dove attività come il cricket hanno provocato disagi a chi frequenta il parco e agli esercenti della zona. Chi verrà sorpreso a trasgredire il regolamento potrà incorrere in sanzioni fino a 100 euro.

Non solo divieti: il problema è l’educazione civica

"Il problema non è il gioco in sé, ma la mancanza di educazione. - ha sottolineato l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea Capelletti - . Il nuovo regolamento nasce anche da una riflessione più ampia sul rispetto degli spazi pubblici e sul ruolo delle famiglie nell’educazione civica. Non sono i ragazzi a essere colpevoli, ma gli adulti che non insegnano loro come comportarsi in un luogo condiviso”.

Tra i comportamenti più segnalati: incuria, rifiuti lasciati a terra, schiamazzi notturni e utilizzo improprio delle aree pubbliche. Il vero nodo, quindi, sarebbe un crescente menefreghismo che mina la convivenza civile. Accanto al divieto del gioco con la palla, il nuovo regolamento interviene anche sulla gestione dei piccioni: chi alimenta i volatili o non mantiene pulita l’area potrà ricevere una multa fino a 250 euro.

Covo non ferma il movimento, chiede responsabilità

A prendere posizione in difesa dell’Amministrazione è Claudia Ratti, presidente di A.Ri.Bi., associazione che da anni collabora con il Comune per progetti di mobilità sostenibile e promozione del territorio.

"Chi dice 'vietato giocare a palla' rischia di semplificare troppo.- afferma Ratti - Il sindaco Andrea Cappelletti e la sua giunta hanno sempre promosso il movimento, non certo la repressione. Ma oggi occorre anche responsabilità. Un tempo il rimprovero del vicino e quello in famiglia bastavano a ristabilire le regole del vivere comune. Oggi, invece, a una semplice osservazione possono seguire reazioni spropositate, persino violente. E non è raro leggere sui giornali episodi legati a baby gang, atti vandalici e aggressioni in spazi pubblici. Un regolamento non risolve tutto – conclude Ratti – ma può tracciare una linea da cui ripartire. Per ritrovare il senso civico, il rispetto e una comunità che sappia di nuovo vivere insieme. Perché no, non è il pallone a essere cambiato. Siamo cambiati noi”.