Controlli igienico-sanitari in un ristorante etnico: sequestri e sanzioni per irregolarità gravi
L'operazione della Polizia Locale nella Bassa Bergamasca Orientale del comandi di Romano: ambienti sporchi, cibo con muffa e prodotti non tracciati. Multe e segnalazioni al Comune e all’ATS.

L'operazione della Polizia Locale nella Bassa Bergamasca Orientale del comandi di Romano: ambienti sporchi, cibo con muffa e prodotti non tracciati. Multe e segnalazioni al Comune e all’ATS.
Ispezione nel tardo pomeriggio: scattano i controlli
Ambienti sporchi, cibo con muffa e prodotti non tracciati. Nel pomeriggio di venerdì 25 luglio 2025, gli agenti del Distretto della Bassa Bergamasca Orientale di Polizia Locale sotto la direzione del comando di Romano diretto da Arcangelo di Nardo, hanno effettuato un controllo all’interno di un ristorante etnico. L’operazione rientra nelle attività periodiche di verifica sulla sicurezza alimentare e il rispetto delle norme igienico-sanitarie. Fin dai primi istanti dell’ispezione, sono emerse criticità preoccupanti, con ambienti di lavoro in condizioni che definire precarie è riduttivo. Gli operatori hanno trovato la cucina in uno stato di abbandono e sporcizia diffusa: strati di unto e grasso incrostati su superfici, attrezzature visibilmente trascurate, pavimenti appiccicosi e sporchi. Particolarmente allarmante la presenza di alimenti conservati in modo scorretto, alcuni dei quali mostravano già evidenti segni di deterioramento e muffa.
Alimenti senza tracciabilità e documentazione assente
Durante il controllo, la Polizia Locale ha rinvenuto 34 confezioni di prodotti alimentari totalmente prive di etichettatura o documentazione utile a stabilirne la provenienza. Una grave violazione delle norme sulla tracciabilità alimentare, fondamentali per la sicurezza dei consumatori. Tutti gli alimenti irregolari sono stati immediatamente sottoposti a sequestro cautelativo. Non solo: le indagini hanno portato alla luce anche irregolarità amministrative. È emerso che il titolare del ristorante stava esercitando l’attività senza aver mai presentato la SCIA di subingresso, operando dunque con l’intestazione di un soggetto differente. Un’irregolarità formale ma sostanziale, che rappresenta una violazione della normativa vigente in materia di esercizio pubblico.
Sanzioni e presa di posizione del sindaco
A seguito delle violazioni riscontrate, il titolare è stato segnalato all’Autorità amministrativa comunale e all’ATS per gli accertamenti e le eventuali misure di competenza sanitaria. A suo carico è stata elevata una sanzione amministrativa di 1.808 euro, ma il caso potrebbe non chiudersi qui, vista la gravità delle irregolarità. L’operazione si inserisce in un più ampio piano di controlli previsti sul territorio, a tutela dei cittadini e della trasparenza commerciale. Il sindaco di Romano, Gianfranco Gafforelli, ha commentato con fermezza l’intervento:
"Continueremo a lavorare in questa direzione – ha dichiarato – contando sull’azione puntuale e scrupolosa della nostra Polizia Locale. L’obiettivo è garantire una città sicura, tutelare la salute pubblica e assicurare il rispetto delle regole da parte di tutti gli operatori, nel segno della leale concorrenza e della legalità".