Sanzioni aumentate del 400%, la convenzione di Polizia locale fa discutere
Sul tema c'è stato un botta e risposta tra i consiglieri di minoranza di "Obiettivo in Comune" e il sindaco Andrea Capelletti

La minoranza "Obiettivo in Comune", in tema di sicurezza a Covo, esprime perplessità sulla convenzione di Polizia locale: "Un aumento del +400% nelle sanzioni può davvero essere considerato un miglioramento della sicurezza". Secca la replica del sindaco Andrea Capelletti: "Intervento quanto meno surreale".
Sanzioni aumentate del 400%, polemiche sulla sicurezza
"Più multe non significa più sicurezza", la Convenzione per il Distretto di Polizia locale: luci e ombre secondo il gruppo di minoranza "Obiettivo in Comune". Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale al centro del dibattito è finita la modifica alla convenzione per la gestione associata della Polizia locale. Si tratta dell'accordo che lega diversi comuni della Bassa Bergamasca Orientale all’interno del Distretto di Polizia locale, con Romano di Lombardia come Ente capofila e riferimento operativo. L’intesa, valida fino al 31 dicembre 2030, regola l’organizzazione del servizio, l’impiego del personale e la ripartizione delle risorse economiche. In particolare, è previsto che il 30% dei proventi derivanti dalle sanzioni resti al Comune che ha effettuato l’accertamento, mentre il 70% vada a Romano di Lombardia, responsabile della gestione centrale del distretto. Il gruppo consiliare di minoranza Obiettivo in Comune ha scelto l’astensione in sede di voto, motivando così la propria posizione.
"Riconosciamo l’importanza della convenzione - spiegano i consiglieri - ma non possiamo dirci pienamente soddisfatti dell’attuale qualità del servizio offerto alla cittadinanza".
Durante la seduta, il gruppo ha posto una domanda diretta al Sindaco Andrea Capelletti. "In che modo questa convenzione sta realmente migliorando la sicurezza a Covo?" La risposta del primo cittadino ha fatto riferimento all’aumento delle sanzioni come indice di un rafforzamento della presenza della Polizia locale sul territorio. Una spiegazione che, secondo la minoranza, non basta a garantire una reale percezione di sicurezza.
"L’introduzione del disco orario sul viale ha gonfiato naturalmente il numero delle multe - hanno aggiunto i consiglieri -. Un aumento del +400% nelle sanzioni può davvero essere considerato un miglioramento della sicurezza?"
Particolare attenzione è stata posta su alcune aree critiche del paese, in primis Via Pradone, definita "il biglietto da visita per chi arriva a Covo dalla Strada Statale".
"Chiediamo da tempo - ricordano i consiglieri - un maggiore pattugliamento e controlli mirati in zone sensibili, ma i segnali concreti tardano ad arrivare".
Richieste che, sottolinea Obiettivo Comune, erano già presenti nel programma elettorale del gruppo e includono: miglioramento dell’illuminazione pubblica; aumento della presenza della Polizia locale sul territorio e controllo degli assembramenti e delle aree sensibili.
"Vogliamo ascoltare la vostra opinione: come percepite la sicurezza a Covo? - dicono i consiglieri -. Avete criticità da segnalarci? Restiamo a disposizione per raccogliere segnalazioni, idee e proposte concrete".
La replica del sindaco: "Intervento di Obiettivo in Comune surreale"
Immediata è arrivata la replica del sindaco Andrea Capelletti.
"L’intervento della lista "Obiettivo in Comune" mi sembra quanto meno surreale - ha detto il sindaco -. Probabilmente dopo oltre un mese dal Consiglio comunale la loro memoria vacilla: innanzitutto in Consiglio abbiamo semplicemente ampliato la convenzione esistente con l'ingresso di Cortenuova, in secondo luogo non ho mai affermato che la dimostrazione del funzionamento della Polizia locale sia dato dall'aumento delle sanzioni ma ho detto cose ben precise, se mi hanno ascoltato, e cioè: prima della convenzione della Polizia locale, con due agenti avevamo solamente la presenza della Polizia locale mezza giornata cioè un turno giornaliero, periodi di assenza del servizio per ferie o malattie, zero controlli delle attività commerciali, zero posti di blocco, zero servizi serali, saltuari servizi festivi, zero controlli delle abitazioni, zero controlli antidroga e potrei andare avanti. Oggi con Il Distretto di Polizia locale abbiamo due turni giornalieri, numero unico di emergenza, turni serali in alcuni giorni della settimana, turni festivi in tutte le manifestazioni, controlli del commercio su attività non in regola, posti di blocco, controlli antidroga congiunti con il supporto di altre forze dell'ordine, controlli velocità, controlli delle residenze per scovare sovraffollamenti e abusivi. Il tutto con la stessa spesa del preconvenzione (dati economici degli ultimi 10 anni alla mano portati e illustrati in Consiglio comunale), e sotto l'egida di Arcangelo Di Nardo, uno dei migliori comandanti di Polizia locale oggi sul territorio. In tutto questo non ho visto particolari proposte da parte della minoranza se non un generico... migliorare il servizio".