Arriva il vincolo della Sovrintendenza, salvi i ruderi della chiesa di San Giorgio in Saore
L’area avrebbe potuto ospitare un grande parco fotovoltaico, oltre a un tratto dell’autostrada Bergamo-Treviglio

La piana del Saore e la chiesa di San Giorgio non si toccano. Una vittoria per il Comune di Osio Sotto (e per la tutela del suo paesaggio agricolo). Negli scorsi giorni la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, mediante decreto, ha disposto un vincolo archeologico indiretto, con conseguente obbligo di inedificabilità, sull’area campestre della contrada Saore, nei pressi del confine con i comuni di Levate e Verdellino.
Salvi i ruderi di San Giorgio
La zona custodisce i ruderi dell’antica chiesina di San Giorgio, la cui esistenza è attestata al XV secolo (ma la cui origine è forse antecedente), e fu teatro, nel corso del Cinquecento, di un celebre episodio di allucinazione collettiva, allorché alcuni abitanti del luogo ebbero l’impressione di scorgere degli eserciti fantasma scontrarsi nella piana. Una storia che recentemente è stata raccontata anche nel cortometraggio "Somnia" realizzato dal Comune di Verdellino con il sostegno di Regione Lombardia.
Ai giorni nostri, invece che un campo di battaglia, l’area avrebbe potuto ospitare un grande parco fotovoltaico, oltre a un tratto dell’autostrada Bergamo-Treviglio, il progetto della quale era stato presentato lo scorso 22 maggio a Bergamo, alla presenza degli enti locali. Ma il decreto ha sparigliato le carte, soddisfacendo così le volontà del Comune di salvaguardare l’integrità paesaggistica della contrada.
Stop al progetto del parco fotovoltaico
"Si tratta di un vincolo importante, che toglie ogni dubbio a che l’area vada tutelata" commenta il sindaco di Osio Sotto, Corrado Quarti. L’Amministrazione comunale aveva bloccato in conferenza dei servizi il progetto della società "Osio Green Srl", intenzionata a realizzare un ampio impianto fotovoltaico nella zona, che aveva in seguito adito il Tar: il Tribunale aveva sospeso il procedimento, in attesa della decisione della Soprintendenza.
"Nel mentre, la società ha proposto di riaprire la conferenza con un nuovo progetto, ma abbiamo detto di no rimettendoci alla Soprintendenza. Non siamo contrari a quel tipo di progetto, ma non lo vogliamo sulle piane agricole. Per noi è un doppio risultato" spiega Quarti. Sì, perché anche la Valutazione di Impatto Ambientale del tanto discusso progetto autostradale (non ancora approvato e "a cui siamo contrari da sempre", chiarisce il sindaco) dovrà tenere conto del vincolo. Il quale, per forza di cose, non era contemplato nel progetto presentato a maggio.
Recupero archeologico
Il Comune, nel mentre, ha già in mente un nuovo progetto per la valorizzazione della chiesina, che porterà a una variazione di bilancio nel corso del prossimo Consiglio comunale: "Inizieremo un lavoro archeologico di scavo e messa in sicurezza dei ruderi, sottoscrivendo una convenzione con la parrocchia, proprietaria dell’area – spiega Quarti – e i lavori di recupero saranno seguiti da un archeologo incaricato". Nel decreto della Soprintendenza, infatti, non si esclude che nella zona vi siano altri reperti, anche di carattere funerario.